L’idea di un torneo di basket europeo ispirato al modello dell’NBA ha suscitato un ampio dibattito tra appassionati e esperti. In un’intervista con ANSA, Andrea Bargnani, famoso giocatore della nazionale italiana e dell’NBA, ha condiviso la sua opinione su questa proposta, evidenziando le possibilità e le sfide di un simile approccio. Secondo Bargnani, i modelli di successo come quello dell’NBA dovrebbero essere esplorati in Europa per migliorare la sostenibilità e la visibilità del basket nel continente.
Andrea Bargnani ha espresso chiaramente il suo entusiasmo per l’idea di una lega chiusa di basket in Europa, simile a quella dell’NBA. A suo avviso, qualsiasi iniziativa ispirata agli Stati Uniti dovrebbe essere accolta con favore, poiché il campionato americano ha dimostrato di funzionare in modo eccellente non solo in termini sportivi, ma anche dal punto di vista del business e dell’intrattenimento. La pletora di risorse economiche, la visibilità mediatica e la capacità di attrarre i fan sono elementi che potrebbero giovare enormemente al basket europeo, attualmente ancorato a un modello più tradizionale, meno appetibile per i media e il pubblico.
L’ex centro azzurro ha sottolineato che il modello europeo attuale presenta delle lacune, in particolare nel campo della sostenibilità economica e della crescita del brand. Le squadre, a differenza di quelle NBA, non sempre riescono a generare entrate sufficienti per mantenere una competitività adeguata, il che porta a un mercato del basket europeo meno fiorente. Secondo Bargnani, il passaggio a un modello più simile a quello dell’NBA potrebbe perfezionare la struttura economica del basket in Europa e attrarre nuovi investimenti e sponsor.
Bargnani ha anche parlato delle difficoltà affrontate dalle squadre europee nelle competizioni più prestigiose, come l’Eurolega. Ha rivelato che non si aspettava che le formazioni come l’EA7 Milano e la Segafredo Bologna iniziassero la stagione con così tante problematiche. Queste difficoltà, secondo lui, sono indicative dell’alto livello della competizione odierna e della necessità di adattamento da parte delle squadre per affrontare le sfide attuali.
L’ex giocatore ha riconosciuto i progressi nel calibro delle squadre partecipanti e ha sottolineato l’importanza di una mentalità vincente nel superare le avversità. Nonostante le difficoltà iniziali, Bargnani è convinto che entrambe le squadre abbiano le potenzialità per risollevarsi e raggiungere risultati più positivi nel prosieguo della stagione, grazie alla lunghezza del torneo e alla possibilità di recuperare terreno.
Con l’interesse crescente verso il mondo del basket, la questione di un possibile torneo europeo chiuso rimane un tema di attualità. L’idea di una lega staccata dal sistema FIBA, come accade in NBA, potrebbe rappresentare una svolta importante per il basket europeo. Andrea Bargnani ha messo in luce che, sebbene il cambio di modello comporterebbe sfide e resistenze, i vantaggi potenziali in termini di visibilità, attrattiva e sostenibilità non possono essere ignorati.
La comunità del basket europeo si trova ora di fronte a una scelta cruciale: continuare a seguire una tradizione solida o intraprendere un percorso innovativo che potrebbe portare a un significativo rinnovamento del panorama sportivo. Tuttavia, affinché questo cambiamento possa avvenire, sarà fondamentale un dialogo aperto e costruttivo tra le varie istituzioni, le squadre e i tifosi, per progettare un futuro che soddisfi le aspettative delle nuove generazioni e renda il basket europeo competitivo nel panorama globale.