La quattordicesima edizione del calendario solidale dell’Anef: battaglia contro l’indifferenza

L’Associazione ANEF , attiva nel fornire terapie domiciliari gratuite a giovani con disabilità, ha presentato la quattordicesima edizione del suo calendario solidale. Quest’anno il tema scelto è “Dodici scatti contro l’indifferenza“, un progetto che non solo mette in luce il talento creativo dei ragazzi, ma punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della inclusione sociale.

La giornata di creatività al bosco di Capodimonte

Quest’anno il calendario è stato realizzato nel suggestivo contesto del Bosco di Capodimonte, un luogo che ha ispirato una giornata di colori e gioia. Durante l’evento, ragazzi, genitori e operatori si sono riuniti per dipingere e giocare, creando un ambiente festoso e collaborativo. Questo incontro ha rappresentato non solo un’opportunità per esprimere la propria creatività, ma anche un momento di socializzazione fondamentale per i giovani con disabilità.

La giornata ha avuto il merito di dimostrare come l’arte e il divertimento possano svolgere un ruolo cruciale nella vita quotidiana dei ragazzi supportati dall’associazione. ANEF si impegna a garantire che queste esperienze siano il più frequenti possibile, offrendo momenti di spensieratezza che permettono ai giovani di sentirsi valorizzati e apprezzati.

L’importanza delle terapie domiciliari

Le terapie domiciliari per i ragazzi con disabilità sono un aspetto fondamentale del lavoro svolto da ANEF. Le tecniche di comunicazione aumentativa, ad esempio, hanno mostrato risultati tangibili. Attraverso il supporto di terapisti specializzati, i giovani possono sviluppare abilità verbali che non solo migliorano la loro capacità di espressione, ma favoriscono anche una comunicazione più efficace con i familiari e gli educatori.

Questi risultati, però, si scontrano con una realtà difficile da accettare: la chiusura dei servizi di supporto al termine del percorso scolastico. Carmen Manfellotto, presidente di ANEF, ha denunciato l’abbandono cui sono destinati i ragazzi disabili, sottolineando come il sistema di assistenza cessi di esistere con la fine dell’obbligo scolastico, privando i giovani di un accesso adeguato alla vita adulta. Questo “vuoto” è inquietante per le famiglie che già affrontano sfide quotidiane e mette in discussione l’impegno del sistema sanitario italiano nei confronti delle persone con disabilità.

La necessità di politiche inclusive

Carmen Manfellotto ha espresso forti preoccupazioni riguardo all’assenza di politiche per l’inclusione. Secondo lei, il sostegno statale deve andare oltre il periodo scolastico e deve includere misure concrete per alimentare l’inclusione sociale e l’integrazione dei giovani disabili nella comunità. La scarsità di strutture adeguate e di servizi post-scolastici urgenti mette sempre di più in evidenza una mancanza di investimento nel futuro di queste persone.

La situazione che affrontano i genitori è inoltre aggravata dalla mancanza di riconoscimenti giuridici per il loro ruolo di caregiver, che si assumono la responsabilità del benessere dei loro figli senza alcuna protezione legale. Un cambio di passo è quindi necessario, con politiche solide e risorse dedicate per garantire che i ragazzi con disabilità possano vivere una vita ricca e soddisfacente.

Un sogno da realizzare: Disabilandia

Tra i progetti futuri di ANEF c’è il sogno di “Disabilandia“, un parco giochi dedicato ai ragazzi con disabilità, dove possano trascorrere momenti di svago e divertimento. Questo spazio non solo allevierebbe la pressione sui genitori, ma rappresenterebbe anche un passo significativo verso l’inclusione e l’integrazione dei giovani nella società. La realizzazione di questo progetto è ostacolata dalla mancanza di supporto e risorse, ma per ANEF continua a essere una priorità.

Il contributo della comunità è fondamentale per il buon esito delle iniziative dell’associazione. Anche il sostegno di nomi noti, come Amedeo Manzo della Federazione delle Banche di comunità di Campania e Calabria, ha permesso di finanziare attività significative, come la crociera nel Mediterraneo recentemente offerta ai ragazzi e alle loro famiglie.

Stasera, l’Associazione aprirà le porte del Teatro Santa Teresa con la rappresentazione della commedia “Natale in Casa Cupiello“, continuando così il proprio impegno nel creare occasioni di socializzazione e divertimento per tutti. L’auspicio è che l’attenzione su questi temi possa crescere e contribuire a un cambiamento reale nella vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

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Valerio Bottini