Renzo Ulivieri, figura di spicco nel panorama calcistico italiano, si prepara a un nuovo capitolo della sua carriera. Dopo quasi due decenni alla guida dell’Associazione Allenatori, ha confermato la sua intenzione di ricandidarsi, sostenuto dai suoi vice presidenti e dal consigliere federale Beretta. In un’intervista recente al ‘Corriere della Sera‘, ha espresso chiaramente il suo impegno per il futuro dell’organizzazione che dirige dal 2004, sottolineando l’importanza di completare il lavoro iniziato e garantire standard più elevati nel calcio italiano.
L’importanza del diploma per i tecnici
Ulivieri ha messo in evidenza una questione cruciale per il calcio italiano: la necessità che ogni squadra affiliata alla FIGC sia guidata da allenatori diplomati. Questo è uno dei suoi obiettivi primari, evidenziando come la formazione professionale dei tecnici sia fondamentale per alzare il livello del gioco. Con il diploma, gli allenatori possono avere non solo conoscenze più approfondite sul piano tecnico, ma anche sul versante tattico e psicologico, aree essenziali per la crescita dei giocatori e delle squadre.
Il calcio, di per sé, richiede figure preparate, capaci di gestire l’ottimizzazione dei talenti e di adattarsi alle dinamiche del gioco moderno. L’assenza di tale requisito professionale potrebbe comportare un abbassamento della qualità calcistica nel lungo periodo, un aspetto che Ulivieri considera inaccettabile. Con il suo ritorno alla guida, mira a instaurare programmi formativi specifici che elevino ulteriormente la preparazione di chi allena.
Sostenere Gabriele Gravina nelle elezioni federali
Uno degli aspetti chiave dell’intervista è il supporto di Ulivieri a Gabriele Gravina, candidato alle prossime elezioni federali fissate per il 3 febbraio. Il presidente dell’Associazione Allenatori ha ritenuto che Gravina stia operando bene e che ci sia una notevole coesione tra la sua visione e quella dell’associazione da lui rappresentata. Ulivieri ha affermato che non c’è motivazione sufficiente per cambiare la leadership attuale, poiché il calcio ha bisogno di stabilità per affrontare le sfide future.
Questo approccio è stato accolto con favore negli ambienti calcistici, dove la continuità è vista come un fattore strumentale alla costruzione di un progetto solido e duraturo. La fiducia in Gravina testimonia la volontà di ridefinire e consolidare le basi su cui si sviluppa il movimento calcistico italiano, in un periodo di cambiamenti e adattamenti.
La passione di Ulivieri e il suo spirito giovanile
Nonostante le critiche da parte di coloro che vedono la sua lunga carriera come un limite, Ulivieri ha affermato con forza di sentirsi motivato come un giovane. Questo spirito giovanile è un tratto distintivo della sua personalità e si riflette nella sua visione per il futuro. La sua esperienza, unita a un approccio fresco, è ciò che lo rende un candidato valido. Ha bisogno dell’appoggio dei colleghi per realizzare le sue ambizioni e ha già avviato discussioni con i suoi vice presidenti, Camolese, Perondi e Vossi, per costruire un piano concreto per il futuro dell’associazione.
La sua dedizione al lavoro dei tecnici e alla loro formazione dimostra il suo desiderio di voler lasciare un’eredità positiva nel calcio italiano. Il suo impegno è paragonabile a quello di un artista che continua a creare, nonostante le sfide e le difficoltà incontrate lungo il cammino. La passione per il calcio è ancora viva e rinvigorita da nuove idee e proposte che potrebbero segnare un cambiamento significativo nel panorama calcistico.