La rinascita della Cattedrale di Notre-Dame: un faro di speranza per la pace nel mondo

La riapertura della Cattedrale di Notre-Dame di Parigi, dopo aver affrontato cinque anni di lavori di restauro, rappresenta un momento cruciale non solo per la Francia, ma per l’intero panorama culturale e spirituale a livello globale. Eleonora Abbagnato, étoile internazionale e direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, ha voluto esprimere il suo forte legame con questo simbolo parigino, sottolineando l’importanza di luoghi così emblematici per la pace e la solidarietà nel mondo odierno.

Un simbolo di spiritualità e identità culturale

Eleonora Abbagnato ha descritto Notre-Dame come un “luogo sacro” ricco di forza e spiritualità. Per la ballerina, la cattedrale non è solo un capolavoro architettonico, ma rappresenta anche un patrimonio culturale fondamentale per Parigi e per il mondo intero. Accanto alla Tour Eiffel, Notre-Dame è considerata una delle icone fondamentali della capitale francese. “Quando i miei amici vengono a trovarmi a Parigi, è inevitabile che ci rechiamo a visitare questi monumenti,” ha affermato Abbagnato, evidenziando come la cattedrale sia un punto di riferimento imprescindibile per chi visita la città.

Non è solo l’architettura a rendere speciale Notre-Dame, ma anche il suo significato profondo. È un simbolo della resilienza della città e della sua capacità di unirsi nonostante le difficoltà. Ogni anno, milioni di visitatori sono attratti dalla magnificenza della cattedrale, che incarna la storia, la cultura e la spiritualità di una nazione e di un continente intero.

Il legame con la danza: Notre-Dame de Paris

Un altro elemento distintivo di Notre-Dame è il suo legame con la danza e la letteratura. Eleonora Abbagnato ha ricordato l’importanza del balletto “Notre-Dame de Paris”, creato da Roland Petit, che nel 2025 celebrerà il 60° anniversario dal suo debutto. Questo balletto, che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama coreografico del XX secolo, è intrinsecamente legato alla cattedrale, tanto che Abbagnato ha confessionato di essere particolarmente legata a questo lavoro.

Il suo primo incontro con Roland Petit risale alla sua giovane età, quando faceva parte del corpo di ballo del Palais Garnier. In quel periodo, il maestro francese la scelse per interpretare il ruolo di Esmeralda, risvegliando in lei ricordi vividi e affettivi. Abbagnato ha raccontato la sua visita a Notre-Dame prima dell’inizio delle prove, durante la quale ha cercato di catturare l’energia pulsante e i misteri della cattedrale, elementi che avrebbero arricchito la sua interpretazione del personaggio iconico.

Il ricordo dell’incendio e il significato della rinascita

Eleonora Abbagnato ricorda con emozione l’incendio devastante che colpì Notre-Dame tra il 15 e il 16 aprile 2019. “Ero a Parigi in quel momento e fu per tutti noi uno shock inimmaginabile,” ha dichiarato, riassumendo l’indignazione e la tristezza che tanti sentirono di fronte alle immagini di devastazione. Per Abbagnato, Notre-Dame è sempre stata un luogo sacro, un simbolo inviolabile della storia e della cultura francese.

La rinascita della cattedrale, dopo anni di intense opere di restauro, è interpretata da Abbagnato come un segnale di speranza e un’opportunità per rinnovare gli ideali di pace, fratellanza e solidarietà nel mondo. La ballerina sottolinea come, anche se la fase di restaurazione ha comportato momenti di grande sconforto, l’apertura della cattedrale rappresenta un nuovo inizio. “Domani assisteremo alla sua rinascita,” ha affermato con fermezza, desiderosa di vedere Notre-Dame tornare a brillare come faro di cultura e spiritualità per l’umanità intera.

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Filippo Grimaldi