Il mondo della Formula 1 è attualmente sotto i riflettori a causa di una serie di polemiche legate alla gestione della FIA e alle sue interazioni con i piloti. Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA, ha risposto con fermezza alle critiche mosse dalla Gran Prix Drivers Association , che ha recentemente messo in discussione la trasparenza delle decisioni dell’organizzazione. Le tensioni si sono intensificate, specialmente dopo la rimozione di Niels Wittich dal suo incarico di direttore delle gare di F1, un episodio che ha suscitato malcontento tra i piloti, che desiderano una maggiore partecipazione in queste decisioni cruciali per il loro sport.
La posizione della FIA: chiarezza e rispetto delle regole
Nel suo intervento sul tema, Ben Sulayem ha enfatizzato che la FIA prende le proprie decisioni seguendo regole ben stabilite. “Dobbiamo dirglielo? Quando cambia qualcosa nelle squadre, ce lo dicono? No, non ce lo dicono,” ha dichiarato il presidente, sottolineando la necessità di un approccio rigoroso nella gestione della Formula 1. Secondo la visione di Ben Sulayem, le regole esistenti devono essere rispettate non solo dalla FIA ma anche dai team e dai piloti. Questo approccio ha suscitato discussioni, poiché i piloti della Gpda chiedono un maggiore coinvolgimento nelle decisioni che influenzano direttamente le gare.
La rimozione di Wittich, un fatto che ha scatenato recenti polemiche, è vista da Ben Sulayem come una questione di gestione interna. Il presidente ha assicurato che la FIA sta lavorando duramente per mantenere un’ottima organizzazione e un alto livello di qualità . “Sono molto contento del nostro nuovo team. Farò tutto il necessario per migliorare la posizione della FIA,” ha affermato Sulayem, mettendo in evidenza la sua volontà di affrontare e risolvere le sfide organizzative.
I commenti di Ben Sulayem sulla Gpda
Ben Sulayem ha espresso che la gestione del Gran Premio non è affare della Gpda. Questa affermazione ha acceso ulteriormente il dibattito, soprattutto tra i piloti che sentono di avere diritto a una voce nelle questioni che riguardano il campionato. Sebbene i piloti siano una componente fondamentale del Circus, la FIA rimane ferma nella propria posizione, ritenendo che ogni decisione sia presa nell’interesse superiore dell’organizzazione stessa e del sport.
Nonostante le critiche, Ben Sulayem ha confermato che la FIA è aperta a feedback costruttivo, ma ha anche avvertito che la Gpda non ha un ruolo decisivo nella gestione della federazione. “Anche se molte persone stanno mettendo in dubbio il modo di agire dell’organizzazione, dall’interno non dubitano che stiano facendo un ottimo lavoro,” ha affermato, concludendo le sue osservazioni su un tono di ottimismo per il futuro della Formula 1.
Le preoccupazioni economiche: i proventi delle multe
Uno degli argomenti emersi nel dibattito è stato il destino dei proventi derivanti dalle multe ai piloti. Charles Leclerc ha sollevato interrogativi su questo tema, chiedendo trasparenza sulle finanze della FIA. Mohammed Ben Sulayem, rispondendo a tali preoccupazioni, ha specificato: “Vuole sapere quanto abbiamo investito? Te lo dico: 10,3 milioni di euro l’anno scorso. Credo che siano molti soldi.” Questa dichiarazione evidenzia non solo la sostanza economica dell’argomento, ma anche il bisogno di una maggiore chiarezza sulle pratiche fiscali della FIA.
In un clima di crescente attenzione verso la gestione delle risorse e la trasparenza, Ben Sulayem si è impegnato a fornire informazioni più dettagliate in futuro, dimostrando un’apertura a favore della comunicazione e della fiducia tra la FIA e i piloti. Tuttavia, il dibattito sulla necessità di un cambiamento strutturale nel dialogo tra la FIA e la Gpda rimane un tema caldo e attuale tra i protagonisti della Formula 1.