La stagione della Roma in Europa League inizia con un inaspettato pareggio casalingo contro l’Athletic Bilbao. La gara, che si è svolta allo Stadio Olimpico di Roma, ha visto i giallorossi passare in vantaggio grazie a una rete di Dovbyk, ma gli ospiti sono riusciti a riprendere il match all’85’ con un gol di Aitor Paredes, gelando i circa 60.000 spettatori presenti. Con i giallorossi ora attesi da un’importante trasferta in Svezia contro gli Elfsborg, la pressione aumenta in vista del secondo incontro del girone. Nel contesto dell’Europa League, anche i baschi sono pronti a sfidare gli olandesi dell’AZ Alkmaar in casa.
La partita: un inizio difficile per la Roma
Dissentimento dei tifosi
L’incontro è iniziato nel segno della contestazione da parte della curva giallorossa, che ha deciso di rimanere in silenzio per il primo quarto d’ora della partita in segno di protesta per l’esonero del tecnico Daniele De Rossi. Un enorme striscione esposto dai tifosi recitava: “Continua il dissenso con 15 minuti di silenzio”, manifestando il loro disappunto per la decisione della proprietà . Nonostante il clima teso, la partita è iniziata con subito un brivido: già al 2′, l’Athletic ha creato un’occasione pericolosa con Gorka, la cui conclusione al volo è terminata sul lato esterno della rete.
Occasioni e un atteggiamento in crescita
Poco dopo, un’altra opportunità si è presentata per il team basco con Inaki Williams, il quale ha tentato di colpire al volo in area, ma la palla è finita alta sopra la traversa. Dopo i 15 minuti di silenzio, gli ultras hanno fatto sentire la loro voce, esponendo uno striscione in supporto a De Rossi: “Chi ama come noi non tradisce e non mente”. Questo ha in qualche modo ravvivato l’atmosfera sugli spalti, ma la squadra ospite continuava a farsi avanti, con Aitor Paredes che ha sfiorato il gol con un colpo di testa.
Passando alla fase centrale del primo tempo, la Roma ha iniziato a farsi vedere in attacco, ma il primo vero tentativo è arrivato solo al 21′, quando Dovbyk è stato fermato dall’abilità del portiere Agirrezabala. Al 29′, tuttavia, i giallorossi sono riusciti a sbloccare il punteggio grazie a una bella azione manovrata. Dybala ha eseguito un tunnel su un avversario, permettendo a Baldanzi di servire Angelino, il quale ha crossato per Dovbyk. Il centravanti, completamente solo, non ha fallito l’occasione e ha portato la Roma in vantaggio.
Gli eventi salienti del secondo tempo
Tentativi e cambi di formazione
Il secondo tempo ha preso il via con la Roma che ha sostituito Dybala con Soulé. Nonostante un tentativo degli ospiti, la squadra di casa ha nuovamente sfiorato il raddoppio subito dopo con Soulé, ma il portiere avversario ha compiuto una parata decisiva. La pressione della Roma sembrava promettere bene, ma con il passare del tempo, l’Athletic ha iniziato a recuperare terreno.
Le manovre degli allenatori
Al 15′ del secondo tempo, il tecnico dell’Athletic ha effettuato i primi cambi. Con l’ingresso di Nico Williams e Herrera, la formazione basca ha provato a dare nuova energia al proprio attacco. L’atteggiamento offensivo ha cominciato a farsi sentire e, soltanto un minuto dopo, Nico Williams ha battuto in profondità per Gorka, ma l’arbitro ha lasciato proseguire non concedendo il fallo. Dovbyk ha avuto un’altra chance chiara, godendo di una palla con assist di Soulé, ma il suo tentativo è terminato a lato per la segnalazione di fuorigioco.
La pressione finale dell’Athletic
Il finale di partita ha visto l’Athletic Bilbao accentuare la pressione alla ricerca del pareggio. Al 30′, Inaki Williams ha tentato il tiro, ma il pallone è finito sopra la traversa. Le sostituzioni procedevano senza sosta, e nel frangente, la Roma ha anche dovuto sostituire Celik con Abdulhamid a causa di un infortunio. All’85’, l’attesa del pubblico è stata premiata quando Aitor Paredes ha trovato il gol del pari, approfittando di un errore difensivo e battendo il portiere giallorosso. La partita si è conclusa sull’1-1, lasciando la Roma con l’amaro in bocca e la consapevolezza che dovrà migliorare in vista delle prossime sfide.