Nelle ultime ore, si intensificano le voci riguardanti le strategie tattiche dell’allenatore della Roma, CLAUDIO RANIERI. Secondo le indiscrezioni provenienti da Trigoria, il tecnico di origine romagnola starebbe contemplando un passaggio dal tradizionale 3-5-2 a un nuovo sistema di gioco. Questa inedita disposizione tattica è pensata per sfruttare al meglio le qualità degli esterni offensivi della squadra, aprendo a scenari di gioco più dinamici e offensivi.
Il passaggio a un modulo 4-2-3-1 rappresenta una scelta significativa e strategica per l’AS Roma. Tale sistema di gioco offre la possibilità di esaltare le capacità degli attaccanti esterni, permettendo loro di muoversi con maggiore libertà e creatività. I giovanti calciatori giallorossi, noti per la loro velocità e abilità nel dribbling, potrebbero beneficiare notevolmente di questo approccio. In particolare, il 4-2-3-1 invita a un maggiore dinamismo lungo le fasce, consentendo alle ali di alimentare l’azione offensiva in maniera più incisiva.
Uno dei vantaggi principali di questo schema è la sua flessibilità. Ai due centrocampisti centrali spetterebbe non solo il compito di garantire equilibrio e protezione alla difesa, ma anche quello di costruire l’azione e distribuire il gioco verso le zone avanzate. Questo potrebbe tradursi in un aumento della profondità offensiva e in una maggiore varietà di soluzioni in fase di attacco. Inoltre, la presenza di un trequartista centrale, ruolo che sarà cruciale nel rendimento della squadra, permette di sfruttare al massimo l’estro dei giocatori.
Una figura chiave in questo nuovo schema sarà sicuramente LORENZO PELLEGRINI. Il capitano della Roma, noto per la sua visione di gioco e la capacità di inserirsi negli spazi, avrà l’incarico di fungere da collante tra il centrocampo e l’attacco. È fondamentale che Pellegrini riesca a mantenere un perfetto equilibrio tra le sue funzioni offensive e difensive, anche considerando che dovrà supportare il nuovo attaccante, DAVID DOVBYK.
Pellegrini dovrà adattarsi a questo nuovo ruolo di regista avanzato, sfruttando la sua abilità nel legare il gioco e nel fornire assist. Al tempo stesso, sarà fondamentale che garantisca copertura quando la squadra perde palla, supportando i due centrocampisti centrali nel recupero. Questa duplicità di compiti rappresenta una sfida per l’ex giocatore del Sassuolo, la cui capacità di lettura del gioco e di posizionamento diventerà cruciale per il successo del modulo.
L’atteso passaggio al 4-2-3-1 da parte di Ranieri rappresenta un’importante novità per la Roma, che punta a un campionato di alto livello. La squadra, con i suoi esterni e un centrocampo solido, sembrerebbe avere le risorse per competere ad alti livelli. Questo nuovo approccio si inserisce in un contesto più ampio, in cui l’ambizione della dirigenza e la necessità di rimanere competitivi nel panorama calcistico italiano si intersecano.
Il nuovo modulo, oltre a mirare a un gioco più offensivo, dovrà garantire anche solidità difensiva. La Roma dovrà quindi lavorare su strategie che permettano di mantenere un buon equilibrio in campo, evitando situazioni di vulnerabilità quando spingersi in attacco. Gli allenamenti delle prossime settimane saranno decisivi per stabilire le dinamiche di squadra e per far assimilare ai giocatori questi nuovi schemi, in vista di una stagione che si preannuncia già ricca di sfide.