La salute mentale protagonista: il convegno su neuroscienze e il ruolo fondamentale delle associazioni

L’importanza della salute mentale è un tema che merita attenzione e approfondimento, specialmente in un contesto in cui viene sempre più riconosciuto il legame tra mente e corpo. Questo è il fulcro del convegno “La salute parte dal cervello. Le neuroscienze in Italia: passato, presente e futuro” svoltosi a Roma, un evento che celebra il 30esimo anniversario della biofarmaceutica danese Lundbeck nel nostro Paese. L’incontro ha riunito esperti e membri del Parlamento, evidenziando l’importanza dell’integrazione e della collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nel settore sanitario.

L’intergruppo parlamentare ‘One Health’ e la sua missione

Un aspetto centrale discusso durante il convegno è stato il ruolo dell’Intergruppo parlamentare ‘One Health’, voluto per incentivare un approccio olistico alla salute che unisce gli ambiti umano, animale e ambientale. Elena Murelli, membro della X Commissione permanente del Senato, ha enfatizzato il valore dello scambio di idee tra aziende farmaceutiche, professionisti del settore, società scientifiche e associazioni di pazienti. Questo dialogo è essenziale per comprendere le reali difficoltà con cui i pazienti e i loro caregiver si confrontano quotidianamente.

Murelli ha dichiarato che, per migliorare la salute mentale, è cruciale prestare attenzione a tematiche come l’accesso alle terapie, la programmazione delle visite mediche e la chiusura dei centri diurni. La valorizzazione della voce degli stakeholder è un passo necessario per affrontare in modo completo le criticità del sistema sanitario. Solo attraverso l’ascolto e la considerazione delle esigenze reali di chi vive queste problematiche è possibile pensare a soluzioni efficaci.

Rilanciare il Sistema sanitario nazionale: la proposta di legge bipartisan

Durante il suo intervento, Murelli ha posto l’accento sulla necessità di rinnovare e rilanciare il Sistema sanitario nazionale, ma ha evidenziato che è necessario farlo in modo globale, affrontando tutte le problematiche esistenti. Ha sottolineato l’urgenza di un dialogo aperto fra le istituzioni e le associazioni dei pazienti, permettendo una partecipazione attiva dei cittadini nei processi decisionali.

Questa impostazione ha portato Murelli a proporre un disegno di legge bipartisan che garantisca una presenza continuativa delle associazioni di pazienti nei tavoli decisionali del Ministero della Salute. La proposta si basa sulla convinzione che solo coinvolgendo tutti gli attori, comprese le voci che rappresentano i pazienti, si possa giungere a decisioni più equi e consapevoli. Il coinvolgimento delle associazioni potrebbe facilitare la comprensione delle criticità e contribuire a una pianificazione più efficiente delle risorse e dei servizi disponibili.

L’importanza delle neuroscienze nella salute mentale

Il convegno ha messo in evidenza anche l’importanza delle neuroscienze nelle politiche sanitarie attuali. Le neuroscienze rappresentano un campo di ricerca fondamentale per comprendere il funzionamento del cervello e le dinamiche che sottendono le malattie mentali. Attraverso studi e ricerche in questo ambito, è possibile sviluppare approcci terapeutici sempre più mirati e personalizzati.

Lundbeck, attiva da trent’anni in Italia, ha rapportato i progressi realizzati nel corso degli anni e l’impatto delle proprie ricerche sulla salute mentale. La biofarmaceutica ha sottolineato come la scienza possa offrire risposte concrete ai bisogni di salute pubblica, giorno dopo giorno. L’impegno nella ricerca è essenziale, non solo per sviluppare nuovi trattamenti, ma anche per migliorare la qualità della vita delle persone affette da disturbi psichiatrici.

Questo approccio proattivo e orientato alla ricerca può contribuire a trasformare la narrazione sulla salute mentale, spostando l’attenzione dall’emergenza al benessere, con l’obiettivo di una società più inclusiva e attenta a queste tematiche delicate.

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Filippo Grimaldi