La scomparsa di Eugenio Borgna: il maestro della psichiatria italiana ci lascia a 94 anni

Eugenio Borgna, noto psichiatra, scrittore e saggista di rilevanza internazionale, è deceduto il 4 dicembre all’età di 94 anni nella sua residenza di Borgomanero, in provincia di Novara. Nato il 22 luglio 1930, Borgna ha dedicato la sua vita alla comprensione delle emozioni e dei vissuti interiori, lasciando un’impronta indelebile nella psichiatria italiana. La sua opera e il suo pensiero rimarranno fondamentali nella formazione di una nuova visione clinica e umana nella cura del disagio psichico.

La conferma della scomparsa e il legame con la letteratura

La triste notizia della sua morte è stata confermata all’agenzia di stampa Adnkronos da Roberto Cicala, editore dell’editore Interlinea, con cui Borgna ha collaborato a uno dei suoi ultimi libri intitolato “Apro l’anima e gli occhi”. Quest’opera, che trae ispirazione da un verso del poeta Clemente Rebora, esplora la coscienza interiore e la comunicazione umana, ed è stata inaugurata in occasione del Festival della dignità umana, di cui Cicala è il direttore scientifico. Borgna ha sempre dimostrato una profonda connessione con il mondo letterario, utilizzando la narrativa e la filosofia per illuminare i complessi meccanismi dell’anima umana.

L’eredità di un pioniere della psichiatria fenomenologica

Borgna si è affermato come uno dei più significativi esponenti della psichiatria fenomenologica, una corrente che sposta l’attenzione dalla malattia al paziente. Questa visione ha rivoluzionato il modo di concepire la psichiatria, spostando l’analisi dal mero sintomo alle esperienze personali e ai vissuti emotivi. Attraverso un approccio che potremmo definire “psichiatria dell’interiorità”, Borgna ha cercato di esplorare la dimensione profonda delle emozioni umane, affrontando anche tematiche spigolose come la depressione e la schizofrenia. La sua ricerca ha tracciato linee di connessione tra letteratura, arte e filosofia, portando una maggiore umanità e comprensione nella diagnosi e nel trattamento.

Un percorso accademico e professionale di eccellenza

La carriera di Borgna è iniziata con la laurea in Medicina e Chirurgia conseguita nel 1954 all’Università di Torino. Nel 1957 ha conseguito la specializzazione in Malattie nervose e mentali, affermandosi presto come libero docente di Clinica delle malattie nervose e mentali presso l’Università di Milano. Tra il 1970 e il 1978, ha diretto l’ospedale psichiatrico di Novara e successivamente ha ricoperto il ruolo di responsabile del servizio di Psichiatria all’ospedale Maggiore fino al 2002, mantenendo il titolo di primario emerito anche dopo il pensionamento.

La vastità della sua opera letteraria

La produzione letteraria di Borgna è vastissima e include opere scientifiche e testi destinati a un pubblico più ampio. Pubblicò numerosi saggi con case editrici di spicco, come Einaudi e Feltrinelli. Tra i volumi più noti troviamo “Elogio della depressione”, “La fragilità che è in noi”, “Le parole che ci salvano” e “La solitudine dell’anima”. La sua capacità di connettere concetti complessi e di rendere accessibili le sue riflessioni lo ha reso una figura unica nel panorama psichiatrico contemporaneo.

Un impegno civile e politico

Oltre alla sua attività accademica e professionale, Borgna è stato attivamente coinvolto nella vita civica del suo comune. Negli anni ’70 ha ricoperto il ruolo di sindaco e consigliere comunale a Borgomanero, dimostrando una forte responsabilità sociale. Nel 2018, il riconoscimento del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ha ulteriormente attestato il suo impegno e la sua rilevanza non solo nel campo della psichiatria, ma anche nella società italiana nel suo complesso.

La figura di Eugenio Borgna continuerà a ispirare generazioni di professionisti, artisti e lettori, lasciando un’eredità imperituro nel complesso mondo delle emozioni umane e della psichiatria.

Published by
Valerio Bottini