Gabriella Genisi, una delle gialliste più apprezzate d’Italia, unisce la sua passione per la cucina e il tifo per il Napoli. Recentemente ha pubblicato il suo undicesimo libro, che non solo racconta avvincenti storie di mistero, ma include anche le sue ricette napoletane. Conosciuta per i suoi personaggi vividi e le sue trame avvincenti, Genisi si distingue per il suo modo originale di combinare letteratura e cultura gastronomica.
La scrittrice di Mola di Bari ha trovato la sua vocazione nella scrittura, conquistando lettori in tutta Italia con la sua creazione principale: Lolita Lobosco. Questa commissaria di polizia, simile al famoso Commissario Montalbano di Andrea Camilleri, porta al centro delle sue indagini non solo il brivido del giallo, ma anche una forte connessione culturale con Napoli. Genisi, pur non avendo sangue napoletano, dimostra un attaccamento quasi viscerale per la città. Nei suoi romanzi, Toast identifica non solo un’eroina dai tratti distintivi, ma anche una fonte d’ispirazione che riflette la cultura partenopea, da cui attinge per dare vita ai suoi personaggi.
L’amore di Genisi per Napoli si esprime anche attraverso la cucina. Recentemente ha condiviso un piatto tradizionale napoletano sui social: pasta, patate e provola, facendosi portavoce di una tradizione culinaria che celebra i colori e i sapori partenopei, infondendo nel piatto sentimenti di appartenenza e passione. Nel suo percorso di vita, il teatro e la cultura partenopea hanno giocato ruoli cruciali, essendo lei cresciuta frequentando eventi teatrali e culturali fin da giovane.
Gabriella Genisi ha rivelato che la sua fede calcistica per il Napoli è iniziata in modo inaspettato. Da giovane tifosa dell’Inter, il suo cambiamento avvenne durante i Mondiali del 1986, quando il leggendario Diego Armando Maradona portò il Napoli verso importanti riconoscimenti. Scoprire che il club non aveva mai vinto uno Scudetto la portò a riflettere su come poteva appoggiare una squadra “perdente”. Da quel momento, il Napoli divenne la sua squadra del cuore, proprio mentre il club conquistava il primo scudetto della sua storia nella stagione 1986/87.
L’appartenenza a questa fede calcistica si intreccia con eventi significativi della sua vita personale. L’autrice sottolinea come la nascita di suo figlio Giuseppe coincida con il trionfo del Napoli, un fatto che ha affermato rafforza la sua convinzione di essere una sorta di “portafortuna” per la squadra. I legami familiari e i momenti di gioia si legano così alla storia del Napoli, rendendola parte del suo racconto personale e della sua identità.
Genisi considera la sua cucina come un laboratorio di idee, dove tra un libro e l’altro, nascono le sue storie. Quando scrive, spesso si sposta in cucina per preparare piatti tradizionali napoletani, utilizzando questo tempo come una sorta di meditazione creativa. Durante la cottura, l’autrice si rifugia nella sua scrittura, articolando le sue trame e sviluppando i suoi personaggi.
Il rituale in cucina è una parte fondamentale della sua vita quotidiana: studia i tempi di cottura, prepara ingredienti freschi e si dedica alla scrittura con il suono di un timer che la ripesca per non perdere di vista la sua opera culinaria. Questo metodo le consente di ricaricarsi e attingere a nuova ispirazione mentre si dedica anche a dettagli culinari, proponendo piatti che riflettono la sua personalità e le sue origini culturali.
Recentemente, Genisi ha completato il suo undicesimo libro dedicato a Lolita Lobosco, in uscita il 4 marzo. Nonostante il successo, la scrittrice non si ferma e ha già iniziato a lavorare su un nuovo capitolo che vedrà protagonisti Chicca Lopez e le sue indagini. Anche in questo caso, la tradizione culinaria gioca un ruolo importante: i suoi personaggi non solo si confrontano con enigmi criminali, ma anche con la cucina, facendo emergere ricette salentine che arricchiscono il racconto.
La scrittura continua ad essere una fonte di soddisfazione e realizzazione, mentre Genisi abbraccia con passione ogni nuova sfida. Con ogni libro, cerca di portare un pezzo della sua terra e della cucina partenopea nel cuore dei lettori. È un viaggio che continua, ricco di sapori e storie, mentre i suoi personaggi si muovono tra fornelli e indagini.