La serie c commemora il giorno della memoria: iniziative per non dimenticare la shoah

Il Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio, rappresenta un’importante occasione per riflettere sugli eventi storici più tragici dell’umanità. Quest’anno, la Serie C, in collaborazione con l’Associazione Italiana Allenatori di Calcio , intende rendere omaggio alle vittime della Shoah durante le partite della 24ª giornata di campionato, che si svolgeranno tra il 24 e il 27 gennaio. Questa iniziativa è un modo per mantenere viva la memoria storica e promuovere la cultura della tolleranza e del rispetto.

Le date significative del giorno della memoria

La scelta del 27 gennaio non è casuale; ricorda il giorno della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, avvenuta nel 1945. Dal 2000, questa data è stata ufficialmente riconosciuta in Italia come un momento di riflessione per tutti. La memoria della Shoah è fondamentale per evitare che simili atrocità possano ripetersi. Le celebrazioni del Giorno della Memoria sono diventate un’opportunità per educare le nuove generazioni sui valori della libertà e dei diritti umani.

Ogni anno, in diverse parti del mondo, si svolgono eventi commemorativi e iniziative di sensibilizzazione. La Serie C, dunque, si inserisce in questo contesto più ampio, cercando di utilizzare il proprio palcoscenico per veicolare messaggi di riflessione e rispetto. Attraverso il calcio, uno sport che unisce milioni di persone, si possono trasmettere insegnamenti e valori profondi legati alla storia e alla memoria collettiva.

Un gesto di riconoscimento e sensibilizzazione

In un momento così significativo, i tecnici della Serie C e i rispettivi vice riceveranno una copia dell’opera “Se questo è un uomo” di Primo Levi, un testo fondamentale che racconta le esperienze dell’autore nel campo di concentramento di Auschwitz. Questo gesto non è solo simbolico; rappresenta un momento di riflessione profonda su ciò che è stato, ma anche un invito a mettere in discussione e analizzare il presente.

In campo, le partite saranno accompagnate da un’altra iniziativa visiva: sui led di bordocampo, sarà proiettata una frase celebre di Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. Questo messaggio sottolinea l’importanza di non dimenticare e di educare, proponendo una chiave di lettura sulla necessità del sapere come strumento di prevenzione dei crimini contro l’umanità.

Il ruolo del calcio nella promozione della memoria

Il calcio, al di là del suo aspetto ludico e agonistico, ha una funzione culturale e sociale che non può essere sottovalutata. Le società sportive, gli allenatori e i giocatori hanno il potere di influenzare le comunità di appartenenza. Sfruttando questo potere, la Serie C e l’AIAC pongono l’accento sull’importanza della memoria storica.

Questo gesto di commemorazione diventa un’opportunità per trattare temi come il rispetto reciproco, la tolleranza e la lotta contro ogni forma di discriminazione. I calciatori, mediante la loro esposizione mediatica, possono sensibilizzare i più giovani e, allo stesso tempo, coloro che seguono il calcio a riflettere su tematiche spesso trascurate nella vita quotidiana.

In questo modo, la Serie C si schiera non solo come protagonista di partite di calcio, ma anche come portavoce di valori fondamentali che devono guidare la società. La memoria della Shoah assume così un significato tangibile, affermando l’importanza di non dimenticare in un mondo che affronta ancora troppe questioni legate all’intolleranza e alla discriminazione.

La celebrazione del Giorno della Memoria nel contesto calcistico rappresenta quindi un passo significativo verso la costruzione di una cultura della memoria e della sensibilizzazione sui diritti umani.

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Filippo Grimaldi