Nell’ultimo periodo, la presenza del Movimento 5 Stelle a Pomigliano d’Arco è drasticamente diminuita, al punto da sollevare interrogativi sulla sua esistenza. Questo articolo esamina le radici di tale invisibilità politica e le conseguenze sulle dinamiche cittadine, analizzando gli eventi che hanno portato a questa situazione.
Tornando indietro nel tempo, si deve considerare l’ottobre 2020, quando Gianluca Del Mastro è stato eletto sindaco grazie a un’alleanza tra il PARTITO DEMOCRATICO e il Movimento 5 Stelle, supportata da altre forze politiche locali. Questo periodo di cooperazione si è caratterizzato da una prima fase di speranza, ma ha anche messo in luce la fragilità dell’alleanza. Le difficoltà amministrative, accumulate nel corso degli anni, hanno minato la credibilità delle forze politiche coinvolte nel governo locale.
Nel giugno 2022, la situazione ha preso una piega inaspettata con l’uscita di Luigi Di Maio dal Movimento 5 Stelle. In un colpo solo, anche i cinque consiglieri comunali di Pomigliano hanno deciso di seguire il loro leader, creando un vuoto di rappresentanza per il M5S nella città. Questo evento ha segnato un primo, forte scossone, causando un’immediata dissoluzione dell’asse politico esistente.
Il nuovo partito fondato da Di Maio ha avuto una vita breve e caratterizzata da un allontanamento dalla base storica pentastellata, rivelandosi un’esperienza fallimentare. Così, dallo shock politico iniziale, il Movimento 5 Stelle di Pomigliano ha cominciato a fare i conti con una significativa perdita di rappresentanza sia locale che nazionale.
Dopo la scissione, i pochi attivisti ancora fedeli al Movimento hanno tentato una ricostruzione, focalizzandosi su idee e soluzioni per affrontare i problemi della città. Tuttavia, le difficoltà non si sono fatte attendere. Nel febbraio 2023, il sindaco Del Mastro è stato sfiduciato, evento che ha portato a nuove elezioni comunali, un’altra occasione persa per il M5S di riemergere.
In questo contesto, il Movimento ha cercato di presentare una lista per le elezioni, ma la situazione si è complicata ulteriormente. Il clamoroso diniego alla presentazione delle liste da parte del M5S e del PD ha consegnato il campo elettorale all’attuale sindaco Lello Russo, consolidando il predominio della sua amministrazione che non ha rappresentato un cambio sostanziale in termini di partecipazione politica.
Uno degli aspetti più critici che hanno contribuito a questo stato di cose è stata la non-intesa tra il Movimento e il PD riguardo alla scelta del candidato sindaco. Marco Iasevoli, inizialmente proposto, è stato supportato da elementi del PD, che poi si sono ritirati, lasciando il Movimento in una posizione di vulnerabilità. Come evidenziato da Elena Vignati, ex coordinatrice dell’area metropolitana del Movimento, ci sono stati fraintendimenti e dissidi interni che hanno minato la capacità del M5S di presentare una candidatura competitiva.
Questa mancanza di unità ha portato a una significativa riduzione del numero di attivisti, molti dei quali hanno scelto di distaccarsi dal Movimento, accrescendo la sensazione di abbandono. Escludendo sporadiche iniziative, come un banchetto informativo risalente al novembre 2023, il silenzio e la mancanza di attività sui social media hanno evidenziato un’assenza di presenza nel dibattito politico locale.
Nonostante il panorama desolante per il M5S a Pomigliano, le elezioni europee di giugno 2024 hanno offerto uno sprazzo di ottimismo, con 2548 voti che hanno piazzato il Movimento come la seconda forza politica in città, alle spalle del PD. Sebbene questo risultato possa sembrare un segnale positivo, è importante notare che i numeri sono ben al di sotto di quanto ottenuto in passato, evidenziando una sostanziale mancanza di forza e organizzazione.
Perché il Movimento 5 Stelle possa riconquistare un posto significativo nella politica locale, è fondamentale affrontare il problema della mancanza di punti di riferimento stabili e iniziative concrete. È evidente che il partito necessiti di una rapida inversione di rotta, anche se le polemiche interne a livello nazionale potrebbero ostacolarne la rinascita.
La domanda che aleggia ora in città è se il Movimento 5 Stelle riuscirà a ricostituirsi come forza politica o se sarà destinato a rimanere un “ex Movimento”, incapace di adattarsi ai mutamenti contemporanei della vita politica di Pomigliano. Il futuro del M5S in questa comunità è incerto, ma la possibilità di recuperare una rappresentanza attiva dipenderà dalla capacità di riorganizzarsi e innovare nell’approccio alle questioni locali.