Con l’arrivo della sosta per le Nazionali, il Napoli si ritrova al centro di discussioni strategiche e tecniche importantissime. Durante il programma “A Pranzo con Umberto Chiariello“, il giornalista ha analizzato le prime partite di campionato e i problemi riscontrati dal team. Con il mercato chiuso e le squadre pronte a riorganizzarsi, le osservazioni di Chiariello offrono uno sguardo unico sulle sfide che attendono la SSC Napoli.
L’analisi del mercato e le richieste dei tifosi
Le aspettative dei tifosi verso Conte
La chiusura del mercato estivo ha lasciato ai tifosi e agli analisti molti interrogativi sull’andamento del Napoli. La terza giornata ha già evidenziato una certa insoddisfazione riguardo al sistema di gioco di Antonio Conte. La richiesta crescente da parte del pubblico per un cambiamento di formazione sottolinea l’urgenza di rivedere ipotesi tattiche che possano meglio valorizzare le risorse della squadra. Chiariello ha affermato che, per quanto i due centrocampisti centrali possano rappresentare un punto debole, il problema non è meramente legato alla loro presenza in campo ma piuttosto alla lunghezza della squadra.
Il problema della lunghezza della squadra
Il Napoli, secondo Chiariello, appare “lungo”, il che crea difficoltà nel mantenere il controllo del gioco e nella gestione del centrocampo. Tale lunghezza si traduce in spazi eccessivi da coprire, rendendo difficile impostare un gioco fluido e coeso. Con il Parma, è prevalsa una strategia difensiva che non ha avvantaggiato la squadra, evidenziando quindi la necessità di un’organizzazione più compatta. Nonostante la qualità indiscutibile degli avversari, Chiariello sottolinea che le ambizioni del Napoli possono essere minate da una gestione tattica non ottimale.
Le opzioni tattiche per Conte
Alternative strategiche con l’arrivo di McTominay
L’inserimento di Scott McTominay nel centrocampo partenopeo offre a Conte la possibilità di modificare l’approccio tattico. L’opzione di schierare una difesa a quattro, con McTominay a supporto di Anguissa e Lobotka, potrebbe apportare maggiore solidità , sia in fase difensiva che in possesso di palla. Questa configurazione non solo aumenta la copertura in mezzo al campo, ma permette anche maggiore varietà nelle transizioni offensive.
La nuova formazione: 4-2-3-1 o 4-4-2?
Chiariello delinea diversi scenari, tra cui l’adozione di un 4-2-3-1, che permetterebbe a Lobotka e Anguissa di ricoprire il ruolo di mediani, lasciando McTominay libero di muoversi come incursore. Tale formazione si adatterebbe facilmente a un 4-4-2 in fase difensiva, aumentando la flessibilità della squadra. Tuttavia, la reale attuazione di questo schema dipende dalla disponibilità dei calciatori, che torneranno progressivamente dalle rispettive Nazionali.
Le sfide future e le aspettative
Attesa per il ritorno degli azzurri
La delicata situazione del Napoli non sembra facilitarsi, soprattutto in vista delle prossime sfide, inclusa quella contro la Juventus. Chiariello evidenzia quanto sia importante per Conte preparare la squadra in modo strategico, tenendo conto delle nuove condizioni del gruppo dopo la sosta. Il ritorno degli scozzesi è previsto per l’8 di questo mese, e questo potrebbe rappresentare un momento cruciale per le scelte tattiche del tecnico.
Competizione con la Juventus e altre squadre
Con riflessioni sull’andamento della Juventus e le difficoltà che potrebbe incontrare nel trovare la giusta quadratura di squadra, il Napoli potrebbe avere la chance di emergere per una competizione più intensa per i posti di vertice. Chiariello sottolinea, infine, che se Conte effettuasse le modifiche tattiche richieste, gli azzurri avrebbero la possibilità concreta di lottare per un posto in Champions, rivalutando le aspettative per il prosieguo della stagione.