La storica amichevole di Maradona con il Napoli: il racconto di un evento memorabile a Castel del Piano

La ricorrenza di un evento storico nel mondo del calcio sta per essere celebrata a Castel del Piano, graziosa località in provincia di Grosseto. L’edizione odierna di Repubblica riporta la memoria della prima amichevole giocata da Dieguito Maradona con la maglia del NAPOLI, risalente a circa quarant’anni fa. Questo match, che ha visto gli azzurri affrontare una squadra locale di dilettanti, rappresenta un momento significativo nella storia del club partenopeo e per la memoria collettiva dei tifosi. Un convegno organizzato dal Comune locale ha l’intento di portare alla luce i ricordi di quel giorno indimenticabile attraverso le testimonianze di chi scese in campo.

I dettagli della storica amichevole

Maradona e il Napoli: il primo test di precampionato

Nel luglio di un lontano 1984, il NAPOLI iniziava la sua preparazione per una nuova stagione di SERIE A. L’attesa era palpabile, soprattutto per l’arrivo di Diego Armando Maradona, già noto come un talento calcistico senza pari. La prima amichevole della squadra si svolse contro la formazione dilettantistica di Castel del Piano. I riflettori erano puntati non solo sul gioco, ma anche sull’iconico calciatore argentino, che stava per regalare ai fan autentiche perle di talento e magia calcistica.

Durante questa partita, il NAPOLI ha dominato sul campo, chiudendo la gara con un punteggio stratosferico. Maradona segnò tre delle tredici reti inflitte dalla squadra azzurra, contribuendo in modo significativo a quel trionfo. In un match che già sembrava epocale, i palcoscenici si illuminavano per l’artista del pallone, mentre i tifosi apprendevano a riconoscere il futuro legame indissolubile tra il calciatore e la città di Napoli.

La prestazione di Maradona non solo ha dato il via a una carriera incredibile con il NAPOLI, ma ha anche segnato l’inizio di un’epoca dorata per il calcio partenopeo. Dopo anni di sfide, il club si apprestava a diventare uno dei team più competitivi, grazie anche all’apporto di un giocatore che avrebbe rivoluzionato il modo di intendere il calcio.

Le testimonianze dei protagonisti

I ricordi dei calciatori del Castel del Piano

Il convegno organizzato dal Comune di Castel del Piano ha ravvivato i ricordi di chi, in quella storica amichevole, ha avuto l’onore e il privilegio di affrontare un campione come Maradona. Tra le storie più affascinanti emerge quella del portiere, il quale ricorda con un misto di nostalgia e incredulità il giorno in cui subì ben tredici reti, tre delle quali firmate dal maestro argentino.

In un racconto emozionante, i calciatori divenuti ora testimoni di quell’epoca, parlano di quanto fosse un’esperienza surreale sfidare un giocatore di quella levatura. Inoltre, ci sono le testimonianze di difensori che si sono trovati a marcare Maradona, cercando disperatamente di contenerlo, ma senza poter mai davvero fermare il suo genio. Ricordano atteggiamenti e giocate che li hanno lasciati a bocca aperta, come se fossero stati colpiti da un uragano di abilità e tecnica.

Il ricordo di Luca Dionisi e i suoi aneddoti

Tra i protagonisti di quella storica partita, spicca la figura di Luca Dionisi, padre del noto tecnico del Palermo, Alessio Dionisi. Il calciatore condivide un aneddoto che racchiude l’essenza di quel momento. Durante l’incontro, Maradona si avvicinò a lui e, curioso, gli chiese perché, nonostante il suo indubbio talento, si trovasse a giocare solo in Prima Categoria. All’epoca, essere paragonato al campione argentino non era solo un onore, ma qualcosa di quasi surrealistico.

Luca racconta anche del piccolo gesto che gli rimase impresso per sempre: Maradona, con un autografo sul braccio, investì un momento che per lui divenne una sorta di talismano. Fino a quando, per un mese intero, dopo ogni doccia, il giovane calciatore avvolgeva il suo braccio con la pellicola trasparente, per proteggere quel segno indelebile dell’incontro con un mito del calcio mondiale. Un’epifania che rappresenta non solo un incontro calcistico, ma un ricordo prezioso e duraturo che attraversa il tempo e continua a riecheggiare nel cuore degli appassionati di calcio.

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