La recente audizione di monsignor Pietro Vergari di fronte alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi ha sollevato nuove interrogativi attorno a questo caso irrisolto. Vergari, ex rettore della Basilica di Sant’Apollinare, ha offerto chiarimenti sulla sua conoscenza di Enrico De Pedis, il noto gangster sepolto nella cripta della basilica. La testimonianza, però, è emersa in un contesto difficile, segnato dalle condizioni di salute del monsignore.
La salute di monsignor Vergari e la sua testimonianza
Monsignor Vergari ha partecipato all’audizione in sedia a rotelle, parlando con un tono che rispecchiava le sue difficoltà fisiche. Nonostante ciò, ha fornito informazioni significative riguardanti la sua conoscenza di De Pedis e il contesto della Basilica di Sant’Apollinare. Vergari ha dichiarato di non aver mai incontrato Emanuela Orlandi né di aver avuto contatti con lei durante il suo servizio come rettore, un’affermazione che potrebbe sembrare sconcertante, data l’importanza del caso.
Durante il suo intervento, Vergari ha parlato della sua prima conoscenza di De Pedis, risalente a prima della scomparsa della giovane. Ha confermato che De Pedis, all’epoca, aveva già scontato un periodo in carcere, dove aveva mantenuto una buona condotta. La relazione con la basilica e la comunità era forte: il noto gangster frequentava regolarmente la chiesa di Sant’Apollinare e nutriva un affetto particolare per essa, come testimoniato dallo stesso Vergari.
La mancanza di collegamenti con Emanuela Orlandi
Attraverso le domande della Commissione, Vergari ha cercato di chiarire se De Pedis avesse mai menzionato Emanuela Orlandi o il suo caso. La risposta è stata netta: “No”. Questa affermazione ha rafforzato l’idea che la figura di De Pedis, pur essendo centrale nella vita crimine dell’epoca, non fosse collegata alla scomparsa della giovane, almeno secondo quanto testimoniato dal monsignore.
A bordo di quest’analisi, Vergari ha anche menzionato una figura significativa nella vita della basilica: suor Dolores. Quest’ultima, che all’epoca era direttrice della scuola di musica situata nei pressi della chiesa, ha avuto incontri con De Pedis, il quale, come dichiarato da Vergari, contribuiva economicamente alla scuola attraverso piccole donazioni. Le relazioni quotidiane tra De Pedis e la comunità della basilica si arricchiscono di nuovi dettagli, ma restano avvolte nel mistero rispetto al legame con la vicenda di Orlandi.
La testimonianza sui legami con Sabrina Minardi
Oltre alle risposte riguardo a De Pedis, monsignor Vergari ha affrontato un altro argomento spinoso durante l’audizione: Sabrina Minardi, ex compagna di De Pedis. Vergari ha affermato di non aver mai avuto alcun incontro con lei. Questa dichiarazione esclude la possibilità di ulteriori legami diretti o indiretti nella scomparsa di Emanuela, alimentando ulteriormente le speculazioni su chi siano stati realmente i soggetti coinvolti nel caso. La mancanza di un trio di comunicazione o di relazioni tra queste figure pare, al momento, un elemento chiaro emerso dall’audizione.
Mentre la Commissione continua il suo lavoro investigativo per fare luce sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le parole di Vergari potrebbero rivelarsi significative, anche se non scrivono la risoluzione di un caso che da decenni affligge la cronaca italiana. La ricerca della verità, anche dopo queste informazioni, rimane una sfida complessa che richiede ulteriori indagini e testimonianze.