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La Val Brevettola Skyrace – Memorial Meme e Dado di Montescheno ha catturato l’attenzione del panorama sportivo internazionale, dimostrando come anche piccoli eventi locali possano regalare grandi emozioni. In un contesto montano fortemente radicato nella tradizione, la manifestazione ha visto trionfare talenti globali come il keniano Paul Machoka e un’eccezionale prova di casa da parte di Benedetta Broggi. Nonostante le difficoltà passate, il legame della comunità locale con la corsa in montagna guida l’organizzazione e la passione per questo evento unico nel suo genere.
Un podio internazionale nella prova maschile
La vittoria di Paul Machoka
Il keniano Paul Machoka ha segnato un’importante vittoria nella gara maschile, completando il percorso in 2 ore, 5 minuti e 29 secondi. Con una performance di alto livello, Machoka ha sfiorato il record stabilito nel 2023 dal suo connazionale Lengen Lolkurraru, dimostrando una preparazione eccellente e una determinazione inarrivabile. Mitigato dalla bellezza dei paesaggi ossolani, l’atleta ha confermato di sentirsi a proprio agio, esprimendo gioia per l’ospitalità e l’atmosfera competitiva manifestate dalla comunità locale. La sua affermazione rappresenta un’importante testimonianza della globalizzazione degli sport di montagna e del crescente interesse internazionale nei confronti di eventi di livello locale.
La competizione sul podio
Il secondo posto è andato a Mattia Bertoncini, top runner di Skyrunning Valsesia 2000 e ambassador del Team New Balance, che ha portato a termine la gara con un distacco di sette minuti e 32 secondi. Ottimo terzo posto per Dennis Bosire Kiyaka, altro atleta keniano in forza al GS Orecchiella Garfagnana, che ha chiuso a otto minuti e 19 secondi dal vincitore. La competizione ha messo in evidenza un podio internazionale che ha visto superare due atleti piemontesi: Roberto Giacomotti e Francesco Nicola, il cui contributo è stato fondamentale per il panorama skyrunning regionale.
Dominio locale nella prova femminile
La straordinaria prestazione di Benedetta Broggi
La gara femminile ha visto trionfare Benedetta Broggi, portacolori di Sport Project VCO. Con un tempo di 2 ore, 53 minuti e 35 secondi, ha ottenuto una vittoria significativa, scalando posizioni fino alla sedicesima posizione assoluta su 191 finisher. Broggi ha raccontato della sua esperienza, enfatizzando l’importanza del vantaggio conquistato nella prima parte della gara e la gioia di essere supportata da un pubblico caloroso. La sua vittoria non è solo un trionfo personale, ma anche un segnale della forza delle atlete locali nel panorama sportivo più ampio.
La competitività delle atlete locali
Il podio femminile si è completato con la presenza di atlete locali di alto livello, tra cui Paola Varano, Margherita De Giuli e Agnese Valz Gen. Varano ha concluso la gara con un distacco di 14 minuti dalla vincitrice, mentre De Giuli e Valz Gen hanno tagliato il traguardo ex-aequo, il che dimostra la validità e la competitività delle atlete piemontesi in un contesto già affollato di talenti. Questo risultato non solo evidenzia l’impegno delle atlete locali, ma sottolinea anche l’intensa rivalità che caratterizza gli eventi di skyrunning, elevando l’Ossola alla ribalta nel panorama sportivo.
La comunità e l’organizzazione dietro la Skyrace
Un esempio di collaborazione locale
La Val Brevettola Skyrace è molto più di una semplice gara di corsa. È un evento che unisce una piccola comunità di 400 persone in un affiatamento senza eguali, nella preparazione e realizzazione di un evento complesso che ha coinvolto 250 volontari. Nonostante le sfide precedenti, come l’emergenza sanitaria globale, l’entusiasmo e la dedica del comitato organizzatore hanno permesso di far crescere e superare ogni ostacolo. L’evento è diventato motivo di orgoglio, non solo per i corridori ma anche per i residenti, che si sono mobilitati con passione per supportare questa tradizione.
Il futuro della Skyrace
Con l’ottimo riscontro della settima edizione, l’organizzazione della Val Brevettola Skyrace è determinata a guardare avanti. Grazie a iniziative come il documentario “L’eco delle campane d’inverno” e alla collaborazione con imprese locali e figure di spicco nello sport outdoor, come l’alpinista François Cazzanelli, il comitato sta pianificando un ampliamento della partecipazione e dei progetti futuri. La continua crescita di questa manifestazione rappresenta un’opportunità non solo per gli atleti ma per l’intera comunità, incentivando un turismo di qualità e la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale dell’Ossola.