L’Accademia di Belle Arti di Napoli: Un Nuovo Capitolo Con la Riqualificazione dell’Ex Convento Gesù delle Monache

L’Accademia di Belle Arti di Napoli si prepara ad una significativa espansione con l’inaugurazione della sua seconda sede, all’interno dell’ex convento Gesù delle Monache. Questo progetto, frutto di un’accurata pianificazione e di partnership strategiche, rappresenta un’importante opportunità per l’alta formazione artistica nella città e non solo. La presidente dell’Accademia, Rosita Marchese, ha recentemente condiviso dettagli cruciali su questa trasformazione che porta con sé grandi aspettative per il futuro della cultura e dell’arte a Napoli.

Un progetto ambizioso per il futuro dell’arte a Napoli

L’opera di riqualificazione dell’ex convento viene avviata sotto il patronato del Comune di Napoli e con il supporto del ministero dell’Università. La presidente Marchese ha dichiarato che il Comune ha concesso l’immobile in comodato d’uso gratuito per un periodo di 50 anni, suddiviso in due tranche di 25 anni. Questo lungo periodo di concessione è un segno della fiducia e dell’investimento nel futuro del comparto formativo artistico. Il finanziamento ottenuto dal ministero ammonta a quasi 10 milioni di euro, un sostegno concreto che riflette l’importanza attribuita all’arte e alla cultura in Italia. La ministra Anna Maria Bernini ha sottolineato l’importanza strategica di tale investimento, riconoscendo che l’Italia è custode di un patrimonio artistico inestimabile che deve essere valorizzato.

La storia del convento e la sua importanza culturale

L’ex convento Gesù delle Monache, un bene di grande valore storico e culturale, fu commissionato dalla regina Giovanna II d’Angiò Durazzo nel 1414 e terminato nel 1435. Inizialmente concepito come centro spirituale, l’immobile ha attraversato numerose trasformazioni nel corso dei secoli, passando da ospedale di guerra a sede scolastica, per poi cadere in un abbandono che ha minato la sua bellezza originaria. La presidente Marchese ha descritto l’immobile come un gioiello architettonico, estendendosi su 3.500 metri quadrati interni e 3.000 metri quadrati esterni. La complessità del recupero è stata affrontata con un approccio visionario, capace di vedere oltre le difficoltà presenti. La sinergia con la Soprintendenza per i Beni Culturali ha reso possibile affrontare il progetto di recupero e riqualificazione, mirando a restituire alla città uno spazio di grande valore.

L’importanza della sinergia tra istituzioni

Il percorso per l’attuazione di questo progetto non è stato semplice. È iniziato nel 2022, con un’indagine dettagliata delle strutture da recuperare, portata avanti in collaborazione con l’Università Federico II, in particolare con le facoltà di Architettura e Ingegneria. Ha preso forma così un progetto di rigenerazione strategica che ha dato vita a un documento ricco di piani e prospetti, esprimente visione e concretezza per il futuro dell’ex convento. La realizzazione del progetto mira a soddisfare la crescente domanda di spazi adeguati per gli studenti dell’Accademia, che attualmente contano circa 4.000 iscritti e necessitano di laboratori e aule per attività educational ed espositive.

Finanziamenti e collaborazione interistituzionale

La ricerca di fondi ha rappresentato una sfida cruciale. Marchese ha messo in evidenza l’importanza di procedere per lotti e ha comunicato l’assegnazione del primo lotto da 10 milioni di euro, fondamentale per avviare i lavori di ristrutturazione. Si tratta di un risultato significativo, frutto di una preziosa collaborazione tra Accademia, Comune e ministero, oltre all’inclusione della Regione Campania, che sostiene fortemente l’istituzione. I fondi per la ristrutturazione della sede storica e il finanziamento di un Master dedicato all’audiovisivo completano un quadro di sostegno istituzionale ben articolato.

Un’opportunità per la comunità e il recupero del patrimonio culturale

La riqualificazione dell’ex convento rappresenta un’opportunità non solo per l’Accademia di Belle Arti, ma anche per l’intera comunità di Napoli. Le finalità espositive del progetto intendono favorire l’integrazione dell’Accademia con il territorio cittadino. Marchese ha espresso l’aspettativa di trasferire la Gipsoteca, attualmente inaccessibile, nel suggestivo refettorio con colonne del convento, arricchendo così l’offerta culturale della città. Sarà necessario anche un intervento di restauro per restaurare i preziosi apparati iconografici.

La trasformazione di Gesù delle Monache è vista come una chance per rivitalizzare un’area di Napoli, rendendola accessibile e fruibile non solo per gli studenti ma anche per i cittadini e i turisti. La presidente ha richiamato l’importanza di valorizzare i beni culturali in contesti storici significativi, riproducendo un ciclo virtuoso di rigenerazione urbana che pesa non solo sul patrimonio artistico ma anche sul tessuto sociale della città. La ristrutturazione del convento è destinata a fungere da catalizzatore per un rinnovato interesse e fruizione dell’arte, nel cuore pulsante di Napoli.

Published by
Redazione