Un albero, un simbolo di degrado e abbandono: è così che i cittadini di Napoli descrivono “Pippotto“, il grosso albero crollato durante una violenta tempesta di vento nel gennaio 2021. Da allora, sono passati 1388 giorni e l’albero giace in uno stato di totale abbandono nei giardinetti di piazza Cavour. Anche se non è un record ufficiale da Guinness, la sua presenza, accanto a una crescente discarica di rifiuti, evidenzia un tema più ampio legato alla manutenzione e alla valorizzazione degli spazi pubblici da parte dell’amministrazione comunale.
La situazione attuale dell’area verde
I cittadini del quartiere non possono fare a meno di notare la degradazione dei giardinetti di piazza Cavour, un tempo punto di ritrovo e svago. Oggi, invece, l’area è circondata da sporcizia e un’atmosfera di abbandono che palesano l’inefficienza nella gestione degli spazi verdi. L’albero “Pippotto” non è solo un oggetto inanimato; è diventato un emblema visibile dell’incapacità del Comune di affrontare una situazione che richiede interventi coordinati da parte di diversi enti. Nonostante gli sforzi degli operatori ecologici di AsìA, che tentano di mantenere puliti i viali, il nucleo centrale dei giardinetti, afflitto da buche e rifiuti, resta un’area problematica.
Le autorità locali sembrano non avere un piano chiaro per la manutenzione, e l’incapacità di dialogo tra i vari assessorati è un ulteriore ostacolo al recupero dell’ordine. Negli anni compresi tra il 2021 e il 2023, Napoli ha vissuto una vera emergenza legata ai crolli di alberi, creando un clima di preoccupazione tra i residenti. L’allora amministrazione comunale guidata da Luigi De Magistris ha affrontato gravi problemi legati alla conservazione del patrimonio arboreo, ma la questione di “Pippotto” dimostra che il percorso verso una gestione più efficiente è ancora lungo.
Le richieste del comitato diritti essenziali
In risposta alla crescente insoddisfazione dei cittadini, il Comitato Diritti Essenziali ha preso l’iniziativa di inviare una “cartolina denuncia” all’assessorato competente, sperando di ottenere un cambio di rotta nella gestione delle aree verdi. Patrizia Bussola, attivista del comitato, ha spiegato come piazza Cavour sia diventata il simbolo di un problema che affligge molte aree della città. La mancanza di erba e la presenza di rifiuti accanto all’albero abbattuto, ora in decomposizione, rendono la situazione insostenibile.
L’abbattimento dell’albero il 1 gennaio 2021 è un episodio che ha segnato una tappa dolorosa nel degrado della piazza. Il fatto che un altro albero, simile per condizioni, rimanga abbandonato nei giardini di fronte all’ospedale Cardarelli dal 29 ottobre 2018, mette in evidenza la lentezza di qualsiasi processo di rimozione e ripristino. Gli attivisti non si limitano a denunciare, ma si stanno anche organizzando per una manifestazione, prevista per sabato alle 11 presso Palazzo San Giacomo, in cui diverse associazioni si uniranno nel cosiddetto “Stati Generali del Verde 2.0“. Sarà un’occasione per discutere le problematiche legate alla manutenzione delle aree verdi della città e richiedere interventi urgenti.
La manifestazione per il verde di Napoli
Sabato prossimo, l’incontro di Palazzo San Giacomo rappresenterà una nuova opportunità per i cittadini napoletani di esprimere la loro frustrazione e la necessità di un cambiamento significativo nell’amministrazione delle aree verdi. L’iniziativa, che ha attirato l’attenzione di vari gruppi di attivisti e cittadini, è volta a richiamare l’attenzione pubblica e delle autorità sulla situazione critica delle aree verdi abbandonate.
Durante l’evento, ci si aspetta una partecipazione significativa da parte di associazioni, cittadini e attivisti che discuteranno delle problematiche attuali in un contesto di crescente degrado urbano. “La manutenzione del verde non è solo una questione estetica, ma anche un elemento cruciale per il benessere e la salute della comunità,” ha sottolineato Bussola. La manifestazione mira a ottenere un impegno concreto da parte del Comune di Napoli per risolvere problematiche come quella di “Pippotto” e altri casi simili.
Il futuro delle aree verdi a Napoli dipenderà dalla capacità dell’amministrazione di rispondere alle richieste dei cittadini e di implementare un piano organico e sostenibile per la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio arboreo della città.