Nel cuore della città di Napoli, l’arte e l’architettura si sono fuse in una manifestazione che ha catturato l’attenzione di architetti, studiosi e appassionati. I pannelli delle opere di Gustavo Delugan sono stati esposti per l’ultimo giorno al pubblico, in un evento significativo che ha visto la partecipazione di un pubblico massiccio. La conferenza “Vanvitelli: le geometrie e il tempo“, organizzata dall’architetto Ersilia Russo, ha evidenziato come l’influenza di Luigi Vanvitelli continui a vivere attraverso le opere di Delugan. Il forte coinvolgimento dell’Ordine degli Architetti PPC di Napoli ha fatto sì che questo evento fosse un punto di riferimento per la cultura architettonica della regione.
Un evento di grande rilevanza culturale
L’evento, patrocinato dall’Ordine degli Architetti PPC di Napoli e provincia, ha attirato un numero considerevole di partecipanti, raggiungendo il tutto esaurito. Presenti numerosi architetti e studiosi, i quali hanno potuto esplorare temi affascinanti legati all’architettura e alla progettazione. L’apertura della conferenza è stata curata dall’architetto Ersilia Russo, che ha voluto prima di tutto ringraziare il presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Napoli, il prof. arch. Lorenzo Capobianco, per il suo intervento e il supporto all’iniziativa. La conferenza è stata un’opportunità per approfondire il legame tra l’arte del passato e le opere contemporanee, mostrando come la progettazione di Vanvitelli continua a esercitare una forte influenza sull’architettura moderna.
Durante l’evento, l’architetto Russo ha posto l’accento sull’importanza delle opere realizzate da Vanvitelli a Napoli, sottolineando che, nonostante la quantità e qualità delle sue architetture, molte di esse non sono adeguatamente valorizzate. È emerso con chiarezza come alcune opere storiche versino in stato di degrado e quanto sia necessaria una maggiore attenzione per la loro fruibilità. Questo tema ha colpito profondamente i presenti, aprendo un dibattito costruttivo sulle modalità per recuperare e valorizzare il patrimonio architettonico cittadino.
L’eredità di Vanvitelli nelle opere di Delugan
Il momento clou della conferenza è stato l’intervento dell’artista Gustavo Delugan, il quale ha presentato una serie di opere create a Caserta, in cui ha esplorato le geometrie ispirate da Vanvitelli. Delugan ha affascinato il pubblico illustrando come forme geometriche come l’ottagono, le stelle e i cerchi possano avere radici storiche e spirituali, riconducibili alla tradizione esoterica. Le geometrie generatrici del noto architetto ottocentesco sono state reinterpretate da Delugan in un linguaggio contemporaneo, creando un ponte tra il passato e il presente.
Le opere di Delugan si sono rivelate non solo un omaggio a Vanvitelli ma anche una riflessione sulla progettazione contemporanea, evidenziando come l’architettura possa comunicare attraverso forme e spazi. La sua esposizione ha suscitato interesse non solo per la bellezza estetica, ma anche per il significato intrinseco delle geometrie utilizzate. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di osservare da vicino la ricerca che Delugan ha condotto, che affonda le sue radici in una lunga tradizione architettonica italiana, portando un messaggio di innovazione che contemporaneamente rispetta il passato.
L’apertura della mostra al pubblico
La mostra curata dalle architette Ersilia Russo e Alba Tine’ rimarrà aperta al pubblico fino al termine della manifestazione Arkeda. Questo evento non ha solo rappresentato un’ottima occasione di incontro e scambio culturale, ma ha anche creato uno spazio di riflessione sulle sorti del patrimonio architettonico. La partecipazione così nutrita è un chiaro segno dell’interesse per l’arte e l’architettura, dimostrando come, anche in un’epoca di rapidi cambiamenti, ci sia un profondo bisogno di connessione tra storia e contemporaneità.
In questo contesto, l’artista Gustavo Delugan si conferma una figura di spicco, capace di riunire in un’unica visione il passato e le sfide architettoniche del presente. La sua capacità di evocare attraverso le forme geometriche una narrazione storica e culturale rappresenta uno spunto fondamentale per tutti coloro che sono coinvolti nel campo dell’architettura e delle arti visive.