L’associazione nolana Passepartout ha dato vita a un evento significativo presso il “Lucis Art Studio Gallery” dell’artista Prisco De Vivo, situato a Quadrelle. Questa manifestazione celebra gli 800 anni dal dono delle stimmate a San Francesco d’Assisi, un’occasione che permette di riflettere sulla figura del santo attraverso diverse espressioni artistiche, sia letterarie che pittoriche. L’evento ha ricevuto il patrocinio del Comune e ha coinvolto personalità di spicco del panorama culturale locale, rendendo omaggio a uno dei santi più amati della tradizione cristiana.
La serata si è focalizzata sulla vita e l’eredità spirituale di San Francesco d’Assisi, esplorando le molteplici influenze che ha avuto nel corso dei secoli. In particolare, si è parlato delle sue esperienze mistico-spirituali che hanno segnato la sua vita, culminando con l’iconico dono delle stimmate e il messaggio di umiltà e amore verso il prossimo che ancora oggi ispira molte persone. Questa celebrazione non è solo un evento commemorativo, ma anche un’opportunità per riscoprire il valore universale del messaggio francescano, che tocca aspetti profondi dell’essere umano, come la sofferenza, la speranza e la ricerca di una connessione più profonda con la divinità.
La manifestazione ha visto la partecipazione di molti artisti e intellettuali, tutti uniti dalla volontà di rendere omaggio a San Francesco attraverso la loro arte. Tra gli ospiti, la scrittrice e giornalista Filomena Carrella ha avuto il compito di moderare l’incontro, fornendo un contesto e approfondimenti sul significato della serata. Il contributo di ogni partecipante ha arricchito l’evento, permettendo di creare un dialogo profondo e significativo attorno alla figura del santo.
Uno dei momenti salienti della serata è stata la presentazione del libro “Si è fatto preghiera – San Francesco d’Assisi: otto secoli di umanità e ispirazione”, scritto da Rita Pacilio e pubblicato da RP Edizione. L’opera si propone di esplorare le molteplici dimensioni dell’identità di San Francesco, dalle sue origini storiche alle sue interazioni con il mondo contemporaneo. Pacilio ha condiviso con il pubblico aneddoti significativi e riflessioni che invitano a una maggiore introspezione sulla propria vita spirituale e sul significato della bellezza, della povertà e dell’amore per i poveri.
Accanto alla presentazione del libro, è stata svelata un’opera inedita di Prisco De Vivo, intitolata “Francesco e le 5 ferite Celesti”. Quest’opera non è solo una rappresentazione pittorica, ma un vero e proprio tributo alla spiritualità di San Francesco, evocando emotivamente la sua sofferenza e la sua missione. La scelta di De Vivo di rappresentare le stigmate sottolinea la centralità della sofferenza nel messaggio francescano, elevando il suo tema a un’arte visiva che invita alla riflessione e alla contemplazione.
La partecipazione di diversi esponenti della comunità locale ha aggiunto valore all’evento, con la presenza di personalità come Annibale Rainone, critico e poeta, e Fra Fedele Mattera, assistente regionale dell’Ordine Francescano secolare. Questi interventi hanno dovuto ulteriormente approfondire il discorso su San Francesco, offrendo spunti di riflessione e approfondimenti sull’importanza del suo messaggio nel mondo odierno.
Annamaria Silvestro, presidente dell’Associazione Passepartout, ha sottolineato l’importanza di tali eventi per mantenere viva la memoria storica e spirituale di figure come San Francesco, invitando la comunità a riflettere su valori come la carità e l’umiltà. Altri ospiti, tra cui Rosa Barone, socia fondatrice dell’Associazione Passepartout, e rappresentanti delle istituzioni locali, hanno riconosciuto il ruolo cruciale della cultura nell’unire le persone e stimolare il dialogo, rendendo l’incontro un momento di condivisione e crescita comunitaria. La manifestazione è stata quindi molto più di un evento: è stata l’occasione per unire arte, cultura e spiritualità in un contesto di profonda riflessione e scambio di idee.