La carriera del calciatore EDER, noto per i suoi successi e le sue giocate spettacolari, si avvia verso la conclusione. Il giocatore ha comunicato la sua decisione a Sky Sport, rivelando che la sua ultima partita si disputerà domani, quando il suo attuale club, il CRICIUMA, affronterà l’ATLETICO MINEIRO. Questa scelta, pur difficile, arriva dopo anni di attività intensa e di percorrenze innumerevoli sia nei campionati italiani che in Brasile.
La carriera di Eder inizia in modo umile e promettente. Cresciuto in Italia, ha fatto il suo esordio tra i professionisti con l’EMPOLI, dove ha affinato le sue abilità e ha mostrato il suo talento come attaccante. In questa fase iniziale, Eder ha attratto l’attenzione degli scout e dei tifosi per la sua velocità e i suoi dribbling, elementi che lo avrebbero reso un giocatore chiave nei successivi club in cui ha militato.
Dopo l’Empoli, il calciatore ha proseguito la sua carriera in diversi club, tra cui il FROSINONE, il BRESCIA e il CESENA. Ogni tappa si è rivelata significativa, permettendogli di sviluppare il proprio stile offensivo. Tuttavia, è stata la sua avventura alla SAMPDORIA a segnare una svolta. Qui, Eder ha realizzato performance memorabili, guadagnandosi un posto tra i protagonisti del campionato di Serie A.
Nel 2015, Eder ha raggiunto il culmine della sua carriera firmando con l’INTER. Con la squadra nerazzurra ha avuto l’opportunità di partecipare alla UEFA CHAMPIONS LEAGUE, avvicinando così il sogno europeo tanto ambito. Inoltre, le sue prestazioni con l’Inter lo hanno portato a essere convocato nella nazionale italiana, dove ha coronato il sogno di rappresentare il suo Paese in competizioni internazionali, contribuendo con il suo gol all’Europeo.
Con il passare degli anni, il calcio ha subito un’evoluzione rapida e intensa. Eder, a 38 anni, ha fatto il bilancio della sua carriera, riconoscendo che il ritmo del gioco e le esigenze fisiche siano diventati insostenibili. In un’intervista, ha dichiarato: “La decisione di smettere è stata difficile, ma con tanti viaggi e partite in Brasile, ho capito che non posso più mantenere il passo”. Questo riconoscimento della propria condizione fisica è un segno di grande maturità e professionalità.
Il ritiro di Eder rappresenta anche una celebrazione della sua carriera, caratterizzata da molti momenti indimenticabili e relazioni significative con compagni di squadra, allenatori e tifosi. Nonostante sia difficile lasciare il campo, si è detto grato per tutte le esperienze vissute: “Ogni squadra mi ha dato qualcosa e per questo sono profondamente grato”.
Eder ha espresso fiducia nel lavoro di mister CONTE, attuale allenatore del NAPOLI, evidenziando la sua capacità di ottenere risultati e migliorare le prestazioni della squadra. Eder ritiene che il tecnico sia in grado di trasformare il club campano in una pretendente seria nel campionato, grazie alla sua esperienza e alle competenze tattiche.
Rimanendo sul tema delle squadre italiane, Eder ha indicato l’INTER come una squadra ancora avvantaggiata, grazie alla stabilità del tecnico e alla qualità dei suoi calciatori. La continuità della gestione e l’affiatamento tra gli atleti sono elementi fondamentali per mantenere il club in una posizione di leadership nel campionato. Eder ha concluso le sue riflessioni sul futuro del calcio italiano, sottolineando la crescente competitività del campionato e l’importanza di ogni singola squadra, contribuendo così a un panorama calcistico sempre più affascinante e incerto.