La partecipazione dei parlamentari campani all’attività legislativa nazionale solleva interrogativi significativi circa l’impegno e l’efficacia dei loro mandati. Numeri alla mano, emerge un quadro variegato che invita a riflessioni profonde sul funzionamento delle istituzioni. Attraverso un’analisi delle attività di deputati e senatori, è possibile farsi un’idea di quanto i rappresentanti della Campania stiano onorando il loro ruolo.
I deputati campani: assenze e proposte
Nel panorama della Camera dei Deputati, spicca il nome di Carmen Di Lauro, rappresentante del Movimento 5 Stelle, la quale detiene il primato delle assenze con un preoccupante 49,04% di partecipazione. Da quando è entrata in carica, ha accumulato ben 3.477 assenze ingiustificate. Nonostante il suo scarsissimo impegno, ha dato prova di iniziativa proponendo cinque disegni di legge. Tra questi, spicca la singolare proposta di istituire la giornata nazionale dell’ecospiritualità, un’idea promossa in collaborazione con leader di diverse culture aborigene, destinata a sensibilizzare tratti di meditazione attraverso eventi culturali. Un’iniziativa che ambisce a migliorare il benessere delle persone, sebbene possa sembrare lontana dall’urgenza di molte questioni sociali.
Mara Carfagna, ex ministra del Sud, si posiziona come seconda deputata più assente, avendo partecipato solo al 58% delle votazioni. Ha messo in campo tre proposte di legge, segnando una certa attività, ma dato il suo ruolo politico elevato, ci si aspetterebbe un maggiore impegno. Anche Michele Gubitosa, il parlamentare con il reddito più alto, cioè 317.161 euro, non riesce a differenziarsi, con un tasso di partecipazione del 62% e una sola proposta di legge. In questa collezione di assenze, Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia, cerca di farsi notare con quattro disegni di legge, nonostante le 1.792 assenze ingiustificate. In confronto, Imma Vietri di Fratelli d’Italia emerge come la deputata più presente, con un’ottima partecipazione al 98%.
I senatori campani: presenza e iniziativa
Il panorama di Palazzo Madama si presenta con una situazione più incoraggiante, con tutti i senatori campani che superano l’80% di presenze, eccetto Raffaele De Rosa, attualmente con il 76%. Quest’ultimo, pur avendo partecipato a un buon numero di votazioni, non ha mai presentato una proposta di legge, il che sottolinea una mancanza di iniziativa. Valeria Valente del PD e Francesco Castiello del Movimento 5 Stelle mostrano risultati simili, con tassi apprezzabili di presenza e proposta rispettivamente.
Antonio Iannone, senatore di Fratelli d’Italia, si distingue nettamente per il suo impegno alle votazioni, avendo partecipato a tutte le 6.318 in programma, mantenendo un 100% di presenze. Prolifico nella sua attività legislativa, è primo firmatario di ben 19 proposte. Cavallo di battaglia di Iannone si manifesta nel suo abilismo a muoversi tra i vari tavoli di discussione, raccogliendo consensi e portando alta la bandiera della propria formazione politica. Segue Sergio Rastrelli, anch’egli rappresentante di Fratelli d’Italia, con una mancanza di sole quattro presenze in assemblea. Ada Lopreiato completa il trio dei senatori più assidui, con percentuali di presenze che sfiorano il 99,5%.
La situazione politica e le sfide future
Analizzando i numeri, appare evidente come Fratelli d’Italia svetti per presenza sia alla Camera che al Senato, a testimonianza di un approccio disciplinato rispetto ad altri partiti. Il Movimento 5 Stelle, d’altra parte, sembra attraversare un periodo di transizione, in cui i suoi membri, pur avendo ottenuto alti guadagni personali, presentano un impegno legislativo che lascia a desiderare. I piani originali di avvicinamento al popolo e di contrasto alla politica tradizionale paiono sempre più lontani, mettendo in discussione il futuro di questa formazione.
Con questa analisi, il contesto politico campano si afferma nel suo essere complesso e ricco di sfide. I cittadini si aspettano un impegno maggiore dai loro rappresentanti, un’azione concreta che possa influire positivamente sulle problematiche locali. È fondamentale che il dibattito politico si mantenga aperto e critico, perché solo così si possono spronare i parlamentari a dare il meglio, onorando il mandato ricevuto dai cittadini.