Nel 2025, Lavazza non solo festeggerà un importante traguardo di 130 anni, ma lo farà anche attraverso un’opera che riflette l’essenza stessa del marchio: la capacità di unire diverse culture, epoche e radici. Il nuovo calendario, realizzato sotto la direzione creativa dell’agenzia Armando Testa e con le fotografie di Omar Victor Diop, sarà presentato in un evento condotto da Federico Buffa, rappresentando simbolicamente ogni mese con quattro tableaux vivant che incarnano i temi del “Blending Cultures”, “Blending Times”, “Blending Roots” e “Blending Minds”.
Il Calendario Lavazza 2025 si presenta come un’opera d’arte che celebra la tradizione di una delle aziende di caffè più prestigiose al mondo. Ogni tableau estivo, autunnale, invernale e primaverile è concepito per riflettere un colore distintivo e un concetto culturale che va oltre il semplice caffè. “Blending Cultures” si concentra sull’interazione tra culture diverse, mentre “Blending Times” analizza come le epoche diverse influenzino il nostro rapporto con la bevanda. “Blending Roots” chiama in causa l’identità culturale e le origini di persone e tradizioni, e infine “Blending Minds” esplora la connessione tra l’individuo e la comunità, tutte dimensioni armonicamente intrecciate nel mondo Lavazza.
Ogni tableau non è soltanto un’espressione artistica, ma anche un racconto visivo che raccoglie storie di persone e oggetti rappresentativi. Con 36 testimonial, il calendario riesce a dar voce a una vasta gamma di esperienze culturali, creando una narrativa comune attorno all’idea di convivialità e condivisione, che è alla base della cultura del caffè. Tra i protagonisti, personalità note come Jannik Sinner, Whoopi Goldberg e Big Mama, che non solo rappresentano il marchio, ma incarnano pure i valori di inclusione e diversità di Lavazza.
Francesca Lavazza, membro del consiglio del gruppo, ha spiegato come “Let’s Blend” rappresenti un’invocazione all’essenza stessa dell’azienda. Si tratta di un’autentica celebrazione della miscela, intesa sia come combinazione di ingredienti fondamentali, sia come unione di talenti e culture diverse. “Questo calendario è un progetto corale”, ha dichiarato Lavazza. “Tutti sono rappresentati in questo viaggio, e le persone sono al centro della nostra celebrazione.”
L’idea di “amalgamare” è stata alla base non solo della creazione del calendario, ma anche dell’evoluzione della stessa Lavazza nel corso degli anni. La capacità di saper integrare diverse influenze e tradizioni ha permesso all’azienda torinese di crescere e affermarsi nel mercato globale del caffè. Lavazza ha saputo trasformare il caffè in un’esperienza ed un momento di incontro, rendendo ogni tazza di caffè un simbolo di connessione fra culture diverse.
Durante la presentazione del calendario, uno dei volti più noti della campagna è stato Jannik Sinner, attuale numero 1 nel ranking mondiale del tennis. Il giovane atleta ha condiviso la sua esperienza legata a Lavazza, svelando cosa lo ha spinto a rappresentare il marchio. “Quando nel 2019 ero solo il 140esimo nel ranking, Lavazza ha creduto in me”, ha spiegato Sinner, evidenziando la sua passione per il caffè. “Essere una brava persona e avere dei valori sono fondamentali per me, e penso sia per questo che Lavazza mi ha scelto. La considero come una famiglia che mi ha sempre supportato.”
Sinner simboleggia perfettamente l’unione tra sport e cultura, un altro aspetto centrale nel messaggio del calendario Lavazza. Attraverso il suo percorso, il tennista rappresenta i valori dell’impegno e della dedizione, che si riflettono anche nella storia centenaria dell’azienda. Con la sua testimonianza, Sinner catalizza l’attenzione su come le connessioni umane e i valori comuni siano essenziali per costruire un mondo migliore, un tema fondamentale non solo nel caffè, ma anche nel contesto globale contemporaneo.
Il Calendario Lavazza 2025 quindi non è solo un’opera grafica, ma un invito a esplorare, comprendere e celebrare il potere dell’amalgama. Allo stesso tempo, rappresenta una testimonianza della storia di una delle più importanti aziende italiane, che continua a cercare modi per unire le diverse esperienze umane.