In una serata di calcio europeo, la Lazio si ferma, non riuscendo a superare il Ludogorets in un incontro del gruppo dell’Europa League. Dopo aver colto quattro vittorie nelle prime quattro giornate, i biancocelesti si trovano a dover fare i conti con un pareggio che, sebbene lasci la squadra in testa con 13 punti, consente all’Athletic Bilbao di pareggiare il punteggio. La gara si distingue per occasioni mancate e un gioco al di sotto delle aspettative, facendo emergere preoccupazioni nei tifosi e nella dirigenza.
Un inizio di partita promettente
La Lazio entra in campo con determinazione, creando la prima occasione degna di nota al 23′. Patric serve Pedro, il quale, approfittando di un’uscita azzardata del portiere bulgaro, riesce a mettere in mezzo per Tchaouna. La conclusione di Noslin, però, esce di poco. Questo momento evidenzia come la Lazio, sebbene si presenti dall’inizio come squadra proattiva, non riesca a concretizzare le situazioni favorevoli.
Nonostante un buon inizio, la Lazio subisce la prima ammonizione al 27′, con Pellegrini sanzionato per un fallo su Marcus. Questo episodio sembra segnare l’inizio di un periodo di maggiore attenzione difensiva, con il Ludogorets che cerca di colpire in contropiede. Verso la mezz’ora, i bulgari creano un’occasione pericolosa con Gropper, ma Pellegrini riesce a mitigare la minaccia con un angolo salvavita. Al 36′, l’inerzia della partita sembra cambiare quando i bulgari tentano un contropiede, ma l’intervento del portiere biancoceleste, Mandas, chiude la porta a Cruz.
Nel finale di primo tempo, la Lazio cerca di riprendere il controllo con una serie di attacchi, ma le occasioni non si concretizzano. Le ammonizioni si accumulano, portando la tensione a crescere senza che alcuna delle squadre riesca a trovare la rete.
Un secondo tempo bloccato
Nella ripresa, il mister della Lazio, Baroni, effettua tre cambi per cercare di rivitalizzare la squadra. L’inizio del secondo tempo, però, prosegue senza emozioni, con entrambe le squadre incapaci di trovare il varco giusto in difesa. Al 12′, il Ludogorets si rende nuovamente pericoloso con un tentativo di colpo di testa di Cruz, che però non trova la porta.
L’argomento ammonizioni continua a farsi sentire con la sanzione a Gigot al quarto d’ora di gioco. La Lazio sembra latitare in attacco, mentre il Ludogorets prova a organizzare le proprie offensive, ma senza risultati definitivi. L’atmosfera diviene tesa con una richiesta di rigore da parte della Lazio al 27′, ma il VAR conferma la decisione dell’arbitro di non attribuire il penalty. Le proteste si intensificano e portano all’ammonizione di Patric.
Verso la fine del match, la Lazio torna a mostrarsi pericolosa con Guendouzi che, dopo un’azione corale, fa tremare i legni al 41′, colpendo la traversa. Al primo minuto di recupero, un’ultima opportunità per i biancocelesti si presenta con un tiro di Castellanos, che però finisce sfiorando il palo.
Un risultato che complica la situazione
Con il fischio finale, la Lazio si trova costretta a un pareggio che, pur mantenendola al comando del girone, solleva alcune preoccupazioni sul rendimento della squadra nelle competizioni europee. Il Ludogorets, dal canto suo, raccoglie un punto prezioso ma rimane lontano dalla zona playoff, confermando le difficoltà della squadra bulgara. Gli appassionati di calcio attendono ora le prossime partite, con la speranza che la Lazio riesca a ritrovare la strada della vittoria e a garantire il proprio posto nella fase successiva della competizione.