Nella terza giornata della fase a gironi di Europa League, la Lazio ha messo a segno una vittoria fondamentale contro il Twente, battendolo per 2-0 in un match giocato ad Enschede. Con questa affermazione, i biancocelesti si consolidano al vertice della classifica del proprio girone, insieme a Tottenham e Anderlecht, avvicinandosi sempre di più alla qualificazione agli ottavi di finale senza la necessità di passare dai playoff. L’incontro ha evidenziato non solo la determinazione dei giocatori, ma anche le scelte strategiche dell’allenatore, Marco Baroni.
La partenza fulminea della Lazio
L’avvio del match ha visto la Lazio prendere l’iniziativa, approfittando della linea difensiva alta del Twente. Già al 11° minuto, l’attaccante Dia ha sfruttato uno spazio lasciato dalla retroguardia avversaria e ha cercato di lanciarsi in contropiede. Tuttavia, il portiere Unnerstall ha tentato di anticiparlo, risultando in un fallimento che ha portato all’espulsione del numero uno olandese per un fallo da ultimo uomo. Questa situazione ha costretto il tecnico Oosting a rivedere la propria strategia, inserendo Van Bergen per cercare di arginare la superiorità numerica dei biancocelesti.
La Lazio, con un uomo in più, ha iniziato a dominare il gioco. Marusic è andato vicino al gol, colpendo il palo con un tiro-cross, ma la vera conclusione a rete è arrivata poco dopo. Pedro, già in forma smagliante dopo aver segnato in precedenti partite contro Nizza ed Empoli, ha sfruttato un assist preciso e ha realizzato il vantaggio laziale con un piazzato dal centro area. Questo gol non solo ha aperto le porte alla vittoria ma ha fatto crescere ulteriormente la fiducia nella squadra.
Le scelte tattiche di Baroni
Nonostante le assenze di giocatori chiave come Lazzari e Guendouzi, Baroni ha optato per un ampio turnover, confermando solo alcuni elementi rispetto all’ultima partita di campionato. La scelta si è rivelata vincente, poiché la sua formazione ha mostrato coesione e determinazione, impedendo ai padroni di casa di trovare spazi per impensierire la difesa laziale. L’allenatore, consapevole dell’importanza del match, ha mantenuto intatta la propria strategia, dando fiducia a Zaccagni e Dia nel tridente offensivo insieme a Pedro.
La ripresa ha visto un ulteriore calo di intensità nel gioco del Twente, con il tecnico avversario che ha effettuato un cambio mirato, sostituendo Lammers con Kuipers. Tuttavia, la Lazio ha continuato a gestire il possesso palla e a creare occasioni. Pellegrini e Castellanos hanno sfiorato il raddoppio, con la prima a colpire la traversa e il secondo a vedersi negato un rigore dal VAR.
Un modello di gioco solido e aggressivo ha contraddistinto la performance delirante degli ospiti, rendendo evidente che la Lazio stava dominando il campo in ogni aspetto. La volontà di chiudere la partita è stata premiata da Isaksen, che, servito da Dele-Bashiru, ha siglato il secondo gol e assicurato una vittoria meritatissima per i biancocelesti, consolidando il loro primato nel girone.
Sotto la guida esperta di Baroni, la Lazio ha dimostrato di essere un gruppo coeso e determinato, pronto a competere ad alti livelli in Europa. Con questa vittoria, i biancocelesti si avvicinano sempre più alla fase ad eliminazione diretta, rendendo sempre più realistica la loro ambizione di proseguire il cammino nella competizione.