La passione per la musica dal vivo è in costante crescita e diventa sempre più un elemento chiave nel pianificare viaggi e vacanze. Celebrità come Coldplay, Taylor Swift, Laura Pausini e Doja Cat attirano folle immense, ma il fascino di eventi dal vivo va oltre i nomi noti. Un’analisi recente di Espresso Communication, incaricata da Wudstok, mette in luce le città più ambite per il “music tourism“, rendendo evidente il potere della musica nel modellare le scelte di viaggio. Articolando questo tema, molti turisti ora scelgono le loro destinazioni in base agli eventi musicali in programma, un fatto che dimostra l’importanza crescente di concerti e festival nella pianificazione delle vacanze.
L’interesse verso il music tourism sta crescendo, come evidenziato da un numero crescente di contenuti pubblicati sui social media. Su Instagram, l’hashtag #concert ha accumulato quasi 48 milioni di post, mentre su TikTok conta circa 5 milioni di video e dirette. Questi numeri non solo riflettono un forte interesse da parte del pubblico, ma anche la potenza della musica nel connettere le persone.
Segmentare le città in base alla loro offerta musicale e alla capacità di attrarre eventi dal vivo permette di delineare un quadro chiaro delle destinazioni più ambite per i musicisti e gli amanti della musica. La ricerca condotta da Espresso Communication ha considerato vari fattori: il numero di locali con musica dal vivo, il numero di arene, stadi e concerti che si svolgono ogni anno, oltre al costo medio di un soggiorno. Questi elementi sono cruciali per comprendere dove si svolgano i concerti più importanti e dove i turisti possano vivere esperienze musicali uniche.
Secondo quanto riportato da Travel News, la top 10 delle città europee non delude. Al primo posto spicca GLASGOW, in SCOZIA, che si distingue con il maggior numero di locali e concerti pro capite. Sono oltre 7 locali e 4 concerti ogni 100mila abitanti, una cifra che la rende il centro musicale per eccellenza del Regno Unito. Seguendo la capitale scozzese, troviamo LIONE in FRANCIA, con una vivace scena musicale e numerosi festival durante l’anno. ZURIGO in SVIZZERA completa il podio, con le sue arene polifunzionali e una proposta musicale diversificata.
Oltre a queste, altre città meritano attenzione per le loro offerte. OSLO, in DANIMARCA, offre un mix di locali storici e nuovi spazi per concerti. MARSIGLIA e DUBLINO seguono, entrambe con una cultura musicale vibrante e una ricca storia fatta di tradizioni e innovazioni. AMSTERDAM è nota per i suoi festival, mentre COPENAGHEN e HELSINKI offrono esperienze musicali uniche tra cui musica elettronica e jazz. Infine, ZAGABRIA, in CROAZIA, sta emergendo rapidamente come una destinazione di rilievo per gli eventi dal vivo.
Nonostante la ricca tradizione musicale dell’ITALIA, nessuna città è presente nella classifica per il music tourism. Un’assoluta sorpresa considerando le innumerevoli manifestazioni e festival che si svolgono in tutto il Paese. Durante eventi estivi o festival di musica popolare, l’ITALIA attrae un pubblico dalle diverse nazionalità, ma il potenziale resta in gran parte inespresso. Matteo Mossini, fondatore di Wudstok, ha sottolineato l’importanza di valorizzare la nostra cultura musicale. Le radici musicali dell’Italia sono solide, ma è fondamentale saperle proporre adeguatamente e far uscire il meglio da quelle esperienze musicali che già esistono.
Il futuro potrebbe riservare opportunità inaspettate, ma sarà essenziale lavorare sinergicamente per portare l’ITALIA sulla mappa europea degli eventi dal vivo. Riscoprire e dare nuovo slancio ai luoghi storici, così come ai nuovi spazi emergenti, potrà giocare un ruolo cruciale nel promuovere il music tourism italiano. La sfida per il Bel Paese è proprio questa: cambiare la narrativa e affermarsi come una delle destinazioni top per gli amanti della musica.
La classifica odierna rappresenta un invito a rivalutare e rinvigorire la scena musicale italiana, aprendosi a nuove proposte e dando spazio a una comunicazione più robusta tra artisti, locali e pubblico.