Il mondo dello sport è costellato di eventi inaspettati che richiedono una copertura adeguata e tempestiva da parte dei media. Recentemente, un episodio durante la partita Fiorentina-Inter ha suscitato polemiche e dibattiti, in particolare a causa della reazione della piattaforma Dazn, che detiene i diritti del calcio italiano. Il giornalista Marco Mazzocchi ha alzato la voce, denunciando la scelta di Dazn di interrompere la trasmissione dopo il malore di Edoardo Bove, mettendo in discussione la responsabilità delle piattaforme di streaming nel trattare notizie legate alla salute dei giocatori.
Marco Mazzocchi non ha risparmiato critiche a Dazn, sottolineando che la decisione di spegnere il canale durante un momento così critico non solo mancava di sensibilità, ma violava anche un principio fondamentale del giornalismo sportivo. In un messaggio pubblico su Instagram, ha richiamato alla memoria un episodio inquietante del passato, risalente al 1985, quando il noto commentatore Bruno Pizzul si trovò a descrivere, dal vivo, la tragedia dell’Heysel. Questo confronto non è casuale: rappresenta la differenza tra il ruolo di un giornalista sportivo impegnato nel raccontare la verità anche nei momenti più difficili e un approccio che Mazzocchi considera superficiale e inadeguato da parte di Dazn.
Mazzocchi ha dichiarato: “I diritti che si acquistano per un evento non valgono soltanto per ciò che viene trasmesso all’interno dei pollici di un televisore, ma valgono per tutto.” Con queste parole, ha sottolineato l’importanza di una copertura completa e responsabile, che va oltre le immagini di gioco e abbraccia anche le situazioni critiche che possono verificarsi durante gli eventi sportivi. Il malore di Bove ha dimostrato che ci sono circostanze che richiedono un’attenzione particolare e un approccio compassionevole, e Dazn, secondo Mazzocchi, ha clamorosamente fallito in questo compito.
La reazione del pubblico non si è fatta attendere, specialmente sui social media. Sulle piattaforme di microblogging come X, molti utenti hanno messo in evidenza il servizio alternativo offerto da Sky Sport durante le stesse drammatiche fasi. Sky ha fornito aggiornamenti continui sulla situazione di Bove, incluso un collegamento diretto con l’ospedale Careggi dove il giocatore è stato portato per le cure. Questa reattività e attenzione al benessere dell’atleta hanno evidenziato quanto il panorama dei media sportivi sia competitivo e come la tempestività delle informazioni possa influenzare la percezione del pubblico.
Tifosi e appassionati hanno ringraziato Sky per il costante monitoraggio e le notizie rassicuranti riguardo alle condizioni di Bove, dimostrando che la sensibilità e la responsabilità dei media non sono solo valori morali, ma anche una questione di reputazione e fiducia da parte del pubblico. Questo episodio ha acceso un dibattito interessante su come le piattaforme di streaming dovrebbero adattarsi ai nuovi standard di copertura sportiva, in particolare in situazioni di emergenza.
Il dibattito sollevato da Mazzocchi pone interrogativi su come il giornalismo sportivo debba evolversi affrontando le sfide contemporanee. Non è più sufficiente limitarsi a trasmettere gli eventi in modo passivo; è fondamentale che i giornalisti e le piattaforme si impegnino a raccontare anche ciò che avviene al di fuori del campo, soprattutto nelle circostanze in cui la salute degli atleti è in gioco. Questo riconoscimento del “potere della narrazione” potrebbe anche incoraggiare una nuova forma di responsabilità non solo tra i giornalisti, ma anche tra le aziende che gestiscono i diritti di trasmissione.
Il caso di Dazn e il malore di Bove potrebbero rappresentare un’occasione di riflessione per la Lega Calcio e per tutte le piattaforme che detengono diritti di trasmissione. Rimanere aggiornati sull’evoluzione delle esigenze del pubblico e sull’importanza della copertura completa potrebbe rivelarsi cruciale per mantenere la fiducia del pubblico nel lungo termine. La vera sfida sarà quella di trovare un equilibrio tra l’intrattenimento e l’informazione responsabile, assicurando che il benessere dei giocatori e la correttezza dell’informazione restino sempre al primo posto.