Claudio Anellucci, noto agente Fifa, ha rilasciato opinioni forti riguardo al futuro di Kvicha Kvaratskhelia al Napoli durante un’intervista su Radio Marte. Le sue affermazioni portano alla ribalta la discussione sulla valutazione del talentuoso georgiano nel contesto calcistico attuale, mettendo in discussione il ruolo del giocatore all’interno della squadra e suggerendo che sia opportuno considerare una sua cessione.
Kvaratskhelia: buona promessa o top player?
Nell’intervista, Anellucci ha chiarito la sua posizione: per lui, Kvicha Kvaratskhelia non è un top player, ma un buon calciatore. Secondo l’agente, la vera misura della grandezza di un campione si vede nel corso di due stagioni. Kvaratskhelia ha avuto un impatto notevole nella sua prima stagione con il Napoli, evidenziando qualità e talento che hanno suscitato entusiasmo tra i tifosi. Tuttavia, la seconda annata non ha rispettato le aspettative, portando a una certa delusione.
Anellucci sottolinea l’importanza di cedere Kvaratskhelia adesso, suggerendo che la cessione possa generare una plusvalenza significativa per il club. In particolare, ha citato una cifra di 60 milioni di euro come un grande traguardo, qualificando questa operazione come un “colpo da standing ovation”. Per l’agente, sarebbe opportuno sfruttare il momento attuale, prima che il valore del giocatore diminuisca ulteriormente.
Il confronto con altri talenti e future strategie
Un altro punto che Anellucci ha esposto riguarda il confronto tra Kvaratskhelia e altri talenti del calciomercato. Secondo lui, calciatori come Neres potrebbero risultare più forti e in grado di apportare maggiore valore alla squadra. La creazione di una nuova e forte linea di attacco è cruciale; per Anellucci, il Napoli dovrebbe considerare di ingaggiare un esterno d’attacco, mantenendo Neres come riserva di valore.
La scelta di cedere Kvaratskhelia è anche motivata dalla necessità di evitare situazioni complicate, come quella verificatasi con Victor Osimhen. Anellucci ha messo in guardia che il georgiano mostra segnali di malcontento quando viene sostituito e che le sue pretese salariali rappresentano un rischio per la serenità del gruppo squadra. L’agente ha rilevato come la gestione degli spogliatoi e delle relazioni tra calciatori e dirigenza sia fondamentale per mantenere un ambiente positivo.
La lezione appresa dal caso Osimhen
Un aspetto critico della discussione è rappresentato dalla gestione precedente del caso Osimhen, secondo Anellucci. Ha evidenziato come il Napoli, partendo dalla vittoria dello scudetto, avrebbe dovuto steccare la sua strategia per evitare conflitti e comunicazioni errate. Ritardi nella gestione dei contratti e delle aspettative hanno portato a situazioni di tensione, e Kvaratskhelia potrebbe trovare una parallela in questa fragilità nelle relazioni di mercato.
Queste esperienze hanno reso la dirigenza partenopea più cauta nell’affrontare situazioni simili. L’agente ha affermato che la probabile offerta dal PSG potrebbe rivelarsi determinante, indicando che, in un mercato di questo tipo, i valori si definiscono in gran parte da chi acquista piuttosto che da chi vende.
Il futuro di Kvicha Kvaratskhelia si trova quindi in un momento cruciale, e le dichiarazioni di Anellucci offrono spunti di riflessione sul come il Napoli possa orientarsi per tornare competitivo e gestire al meglio le dinamiche interne e commerciali.