Il recente crollo di una palazzina a Saviano ha segnato profondamente la vita della comunità locale. Durante i funerali delle quattro vittime, si è svolta una cerimonia carica di dolore e commozione, con familiari e amici che si sono riuniti per rendere omaggio a coloro che hanno perso la vita. La celebrazione, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone, ha rappresentato un momento di riflessione profonda su una tragedia che ha colpito non solo una famiglia, ma l’intera comunità.
Il commovente saluto dei familiari
Testimonianze di amore e dolore
Durante la cerimonia, i familiari hanno dedicato messaggi intensi e toccanti alle vittime. La sorella di Enza Spadafora, Clelia Zotto, ha condiviso parole ricche di gratitudine e affetto per la sua famiglia. “Grazie a mia madre che mi ha reso la donna che sono”, ha esordito, ricordando Autilia Ambrosino, la matriarca di 80 anni, l’ultima ad essere estratta dalle macerie. Clelia ha espresso profonda riconoscenza verso Enza, definendola il fulcro della famiglia e un punto di riferimento nel crescere i nipoti, Giuseppe e Autilia Pia, la cui prematura scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.
La forza emotiva delle parole di Clelia si è intrecciata con i ricordi e la bellezza della vita che i presenti avevano condiviso. Con la voce rotta dall’emozione, ha implorato di “insegnareci a vivere senza di voi”, un invito a fare tesoro dei ricordi anche di fronte a un dolore così straziante.
Il dolore di Rosa, voce dei più piccoli
Rosa, la cugina dei piccoli Giuseppe e Autilia Pia, ha dato un altro contributo intenso alla commemorazione. Con un messaggio d’amore rivolto ai due bimbi, si è fermata più volte per trovare le parole giuste. “Angeli miei, non avrei mai pensato di essere qui”, ha esordito, facendo riferimento al legame speciale che aveva con loro. Rosa ha descritto il loro rapporto unico, giungendo a un particolare momento di vita quotidiana: “Giuseppe, amore mio, stava incominciando la scuola e facevamo tutto insieme.” L’amore e il legame che si respirava nella sua testimonianza ha reso tangibile il dolore di una perdita che ha impattato fortemente non solo la famiglia ma anche l’intera comunità.
Una comunità in lutto
La partecipazione di Saviano e delle istituzioni
La celebrazione ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini di Saviano, molti dei quali affollavano l’auditorium della scuola Ciccone, mentre altri sono rimasti fuori a causa della folla. L’evento ha rappresentato non solo un funerale, ma una manifestazione collettiva del dolore e della solidarietà, con la comunità che si è stretta intorno alla famiglia colpita da questa tragedia. La presenza di autorità locali, tra cui il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha ulteriormente sottolineato l’importanza di questo momento per la comunità.
Il messaggio del prefetto e le speranze per il futuro
Il prefetto Michele Di Bari ha espresso i sentimenti di una comunità che si è unita nel lutto, affermando che “l’intera comunità ha abbracciato questa famiglia distrutta dal dolore.” Il suo discorso ha posto anche l’attenzione sulle due persone ancora ricoverate a causa della tragedia: Antonio Zotto, il marito di Enza e padre dei bambini, in prognosi riservata, e il terzo figlio, di soli due anni, ancora sottoposto a cure al Santobono. Queste parole hanno evidenziato la necessità di un sostegno continuativo, non solo per la famiglia in lutto, ma per l’intera collettività che sta facendo i conti con una tragedia così devastante.
Il gesto della Presidenza del Consiglio, che ha inviato una corona di fiori in segno di rispetto e vicinanza, è stato un ulteriore segno di unione tra cittadini e istituzioni in un momento di profondo dolore e riflessione. La consapevolezza della fragilità della vita è emersa forte e chiara, un invito per tutti a riflettere sull’importanza della comunità in momenti critici.