Le janare, figure mitologiche radicate nella cultura popolare del sud Italia, in particolare in Campania, rivestono un ruolo affascinante nelle credenze locali. Queste streghe, note per le loro capacità erboristiche e per la creazione di filtri e pozioni, sono al centro di storie tramandate da generazioni, che parlano di poteri straordinari e rituali di protezione. Recentemente, l’arte della mixology ha preso spunto da queste tradizioni per creare un cocktail ispirato, “Il Canto della Janara“, ad opera di Jack Prisco. Questo articolo esplorerà le janare, il nuovo cocktail e l’autore di questa bevanda innovativa.
le janare: tradizione e simbolismo
Origini e significato del termine
Il termine “janara” ha radici storiche che affondano nella mitologia e nelle pratiche culturali italiane. Si ritiene che il nome derivi da “Dianara“, ovvero “sacerdotessa di Diana“, la dea romana associata alla luna e alla natura. Il legame con la luna sottolinea il potere mistico attribuito a queste figure femminili. Inoltre, la parola si ricollega a “ianua“, significante “porta”; la soglia di casa rappresenta un confine tra il mondo abitato e quello sovrannaturale. Una tradizione ben radicata suggerisce che per allontanare le janare si debba sistemare una scopa di saggina o un sacchetto di sabbia all’ingresso della propria abitazione. Questi oggetti sono un trucco: le streghe, attratte dalla necessità di contare gli elementi, si distraggono, consentendo così alla gente di catturarle.
I poteri delle janare
Nella narrativa popolare, le janare non sono solo portatrici di oscurità, ma anche dispensatrici di protezione. Il mito racconta che, in cambio della loro libertà, offrano sicurezza e benessere per sette generazioni in cambio di una sorta di rispetto e attenzione nei loro confronti. Questa dualità nel loro carattere, che oscilla tra malevolenza e benevolenza, le ha rese un soggetto di grande interesse nella cultura popolare, riemergendo in riti e storie che si tramandano nel tempo.
il cocktail “Il Canto della Janara”
Un’innovativa creazione di Jack Prisco
“Il Canto della Janara” è un cocktail che manifesta l’essenza della tradizione locale attraverso ingredienti attentamente selezionati. Ideato da Jack Prisco, un giovane bartender di talento, questo drink è una fusione di sapori che racconta la storia del Vesuvio e la sua rara bellezza naturale. Jack ha saputo unire la tradizione erboristica delle janare con l’arte della mixology, creando un’esperienza sensoriale che invita a esplorare i profumi e i sapori unici del territorio.
Ingredienti e processo
La ricetta di “Il Canto della Janara” prevede l’utilizzo di Gin come base alcolica, abbinato a un infuso homemade che include zafferano, finocchietto e mirto selvatico. Questi ingredienti non solo esprimono il profilo aromatico del cocktail, ma evocano anche le erbe e i rimedi naturali che le janare avrebbero usato nei loro incantesimi. L’estratto di cisto-labdano, un arbusto sempreverde, aggiunge una nota resinosa e profumata, mentre l’uso della tonica enfatizza la freschezza del drink. Il risultato è una combinazione intensa e raffinata, che riporta alla mente le leggende campane.
presentazione e evento di lancio
Dettagli dell’evento
Il cocktail di Jack Prisco sarà presentato ufficialmente lunedì 23 settembre, in un evento che si terrà a Minori, nella Costiera Amalfitana, durante la prima edizione dell’Amalfi Coast Cocktail Week 2024. Questo festival celebra l’arte della mixology e porta sul palcoscenico i bartender più innovativi, che si sfidano per presentare le loro creazioni uniche. L’evento si svolgerà dalle ore 18 alle ore 20 presso il celebre locale di Sal De Riso, noto per le sue prelibatezze gastronomiche e per il suo ambiente incantevole.
Riconoscimenti e valore culturale
L’uscita di “Il Canto della Janara” non solo pone l’accento sulla creatività di Prisco, ma anche sull’importanza della cultura popolare nel contesto dell’innovazione gastronomica. Appartenendo a una tradizione che affonda le radici nei miti locali, piuttosto che un semplice cocktail, diventa simbolo di un legame autentico tra territorio, cultura e modernità. L’evento non è solo un’opportunità di assaporare un nuovo drink, ma rappresenta anche un tributo a storie che continuano a vivere nell’immaginario collettivo.