Le modifiche allo statuto FIGC e la reazione dei presidenti di Lazio e Napoli

Un’importante riunione ha avuto luogo all’Hotel Hilton di Fiumicino, dove i presidenti di Lazio e SSC Napoli, Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis, hanno discusso della recente modifica allo statuto della FIGC. Questa riforma ha suscitato preoccupazioni tra i presidenti, che auspicavano una maggiore autonomia per la Serie A. Nonostante il summit, entrambi i rappresentanti non hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa dopo l’assemblea.

La votazione e le nuove disposizioni

L’assemblea si è concentrata sulla modifica del peso elettorale all’interno della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Le nuove disposizioni stabiliscono un cambiamento significativo nella rappresentanza delle varie leghe. A partire da ora, i consiglieri federali per la Serie A passeranno da tre a quattro membri, aumentando il loro peso elettorale dal 12% al 18%. Questo incremento consente alla massima categoria del calcio italiano di avere una voce più forte all’interno del Consiglio Federale, offrendo maggiore opportunità di influenzare le decisioni sulla governance del calcio in Italia.

Per la Serie B, il numero di consiglieri federali aumenterà da uno a due, e il loro peso elettorale crescerà dal 5% al 6%. Al contrario, la Lega Pro vedrà il numero di consiglieri ridotto da due a uno, con un corrispondente calo del peso elettorale dal 17% al 12%. Infine, per la Serie D e altre associazioni come Assoallenatori e Assocalciatori, non ci saranno cambiamenti significativi nella loro rappresentanza o nel peso elettorale.

In particolare, la modifica prevede che l’Associazione Italiana Arbitri non avrà più rappresentanza all’interno del Consiglio Federale, con la loro quota di voto ridotta dal 2% a zero. Questa decisione ha suscitato contrasti tra le varie componenti del mondo calcistico, fornendo spunti di riflessione su come le decisioni influenzino la dinamica e la governance nel calcio italiano.

Le reazioni della Serie A e la possibilità di ricorso

La reazione immediata alla votazione da parte di Lotito e De Laurentiis, avvenuta alla luce delle aspettative sulla maggiore autonomia della Serie A, è di insoddisfazione. Entrambi i presidenti hanno chiaramente espresso il loro disappunto per una riforma che non risponde alle loro richieste di un campionato con una maggiore influenza sulle decisioni strategiche e politiche.

Ci sono segnali che, nei prossimi giorni, la Serie A potrebbe decidere di presentare un ricorso contro la votazione. In programma, una nuova assemblea il 18 novembre, durante la quale verranno discusse ulteriormente le strategie da adottare. Questa eventualità si presenta in un contesto di divisione all’interno della Lega, dato che l’assemblea ha registrato otto voti contrari e dodici astenuti, facendo emergere spaccature che potrebbero complicare ulteriormente il perché di una opposizione coesa nel presentare il ricorso.

Le tensioni emerse tra i club, unite alle recenti modifiche, potrebbero dare origine a una nuova maggioranza che, nel medio termine, potrebbe influenzare le prossime elezioni e la gestione della Lega stessa. Per quanto riguardano i dettagli del ricorso, è importante sottolineare che sarà sufficiente la volontà di un solo club per procedere, aprendo la strada a ulteriori sviluppi futuri nella governance calcistica italiana.

Riflessioni finali su un tema caldo del calcio italiano

Il recente incontro all’Hotel Hilton di Fiumicino rappresenta un capitolo importante nella storia della gestione calcistica in Italia. Con le modifiche apportate alla governance della FIGC, si cambia il modo in cui le decisioni vengono prese e rappresentate all’interno della federazione, sottolineando l’importanza del dialogo tra le diverse componenti. Con una Serie A che rivendica maggiore potere e autonomia, le prossime settimane si preannunciano decisive per il futuro del calcio italiano, con l’attesa di reazioni e nuove dinamiche di alleanze tra i club. Di certo, la strada verso una governance più equilibrata e rappresentativa sarà un argomento centrale nel dibattito calcistico dell’anno a venire.

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Redazione