Il Paris Saint-Germain si è trovato al centro di un acceso dibattito dopo la sconfitta contro l’Atletico Madrid in Champions League. A essere nel mirino delle critiche è stato soprattutto il portiere italiano Gigio Donnarumma, il quale ha mostrato segnali di indecisione durante il match. Il suo operato è stato messo in discussione dagli esperti, suscitando interrogativi sulla sua posizione come titolare della squadra.
La partita e le critiche su Donnarumma
Il match di Champions League ha evidenziato lacune nella prestazione di Donnarumma, culminate in un gol decisivo di Correa che ha lasciato il portiere con poche scuse. La testata sportiva L’Equipe gli ha dato una valutazione di ‘3’, riaccendendo non solo le critiche immediate, ma anche una più ampia discussione sulla sua affidabilità tra i pali. Sebbene la mancanza di reattività possa non configurarsi come un vero e proprio “errore” clamoroso, è chiaro che le aspettative su un portiere della sua esperienza sono notevolmente alte, specialmente in una competizione di tale prestigio.
Le critiche non sono state inaspettate, dato il calore del confronto e l’importanza del match. La tifoseria e i media francesi sembrano aver esaurito la pazienza nei confronti delle disattenzioni che, secondo loro, caratterizzano sempre di più le esibizioni di Donnarumma in Champions. Questo scenario ha portato a una rivisitazione delle sue capacità, soprattutto considerando la fondamentale importanza della chiusura delle gare nella fase a gironi di una competizione europea.
Infatti, le performance altalenanti del portiere ex Milan hanno spinto alla riflessione su quale possa essere il futuro della sua carriera parigina. La sensazione è che, al di là delle fluttuazioni nelle valutazioni individuali, occorra un ripensamento strategico sulla posizione di Donnarumma nel contesto del PSG.
La competizione con Matvej Safonov
Già prima della sfida contro l’Atletico, il tecnico Luis Enrique si era mostrato indeciso riguardo alla scelta del portiere, considerando anche Matvej Safonov. Arrivato nel club francese dall’FC Krasnodar per una cifra vicina ai 20 milioni di euro, il portiere russo ha già messo in mostra le sue potenzialità in Champions League e in Ligue 1, guadagnandosi la fiducia e l’attenzione di Enrique.
La scelta di avere due portieri di alto valore è un riflesso della strategia di Luis Enrique di avere a disposizione opzioni diversificate in un’era in cui la costruzione del gioco dal fondo è diventata cruciale. Safonov, a differenza di Donnarumma, ha mostrato una maggiore predisposizione per il gioco con i piedi e il disimpegno operato dal portiere è sempre più considerato essenziale nel gioco contemporaneo. La crescente incidenza di questo aspetto nel gioco del PSG ha probabilmente spinto la dirigenza a rafforzare la squadra con un portiere dalle caratteristiche più adatte al sistema di gioco voluto da Enrique.
Con i recenti risultati e la qualità dimostrata da Safonov sia in campo che in situazioni di pressione, la posizione di Donnarumma come titolare potrebbe essere ulteriormente messa in discussione. Le scelte strategiche di formazione e la gestione del roster diventeranno temi chiave nei prossimi giorni, mentre le voci su eventuali cambi di guardia tra i pali continuano a intensificarsi.
L’ombra del passato e le prospettive future
Nel contesto delle recenti performances di Champions, si fa largo anche l’idea che Donnarumma non si sia mai completamente ripreso dall’errore del 2021, in cui una sua disattenzione consentì a Benzema di segnare e ribaltare una situazione favorevole per il PSG contro il Real Madrid. Questo evento, che ha segnato l’eliminazione della squadra parigina, sembra continuare a fare eco nella carriera di Donnarumma, condizionando le sue prestazioni nei momenti cruciali.
La pressione di indossare la maglia numero uno in un club dalla storia tanto carica di aspettative come il PSG non deve essere sottovalutata. Donnarumma, che ha collezionato numerosi successi a livello di club e di nazionale, ora deve affrontare nuovamente critiche che potrebbero impattare sul suo morale e sul suo rendimento in campo. Le prossime gare di Ligue 1 e Champions League saranno decisive non solo per il club, ma anche per la sua carriera individuale.
Il futuro di Donnarumma, pertanto, si trova ora a un bivio: dimostrare di poter gestire la pressione e riconquistare un posto da titolare, oppure vedere il suo ruolo ridimensionato a causa di prestazioni altalenanti e della crescente competitività da parte di Safonov. La situazione resta fluida, ma l’attenzione su ciò che avverrà nei prossimi match sarà palpabile nel mondo del calcio.