Il gruppo franco-tedesco Knds ha annunciato la fine delle trattative con Leonardo, ponendo termine all’ipotizzata alleanza in discussione da sei mesi. La lettera d’intenti firmata il 13 dicembre scorso non ha portato alla formalizzazione dell’accordo tra le due società.
Rottura dell’alleanza: la questione dell'”italianizzazione”
Il mancato accordo principale che ha portato alla rottura delle trattative riguarda la questione dell'”italianizzazione” dei futuri carri armati Leopard. In base agli obiettivi dell’alleanza, i carri armati avrebbero dovuto essere acquistati dall’Esercito italiano, implicando il trasferimento in Italia di lavori che attualmente vengono svolti in Germania.
Il Leopard 2 A8 e la commessa da 8 miliardi di euro
Il focus principale dell’alleanza doveva essere il carro Leopard 2 A8 e la sua fornitura all’Esercito italiano, con una possibile commessa del valore di 8 miliardi di euro che costituiva il cuore del progetto di collaborazione. L’Esercito italiano aveva in programma una gara internazionale per la sostituzione dei vecchi carri pesanti Ariete, prodotti in passato da Finmeccanica tramite Oto Melara. Tuttavia, l’accordo con Leonardo avrebbe favorito il Leopard come scelta principale per la sostituzione.
Disaccordo sulle parti da costruire in Italia
I dissidi hanno avuto origine dal rifiuto di Knds di permettere a Leonardo di costruire parti del Leopard attualmente prodotte in Germania. In particolare, Leonardo desiderava occuparsi della costruzione della torretta e di alcune parti elettroniche in collaborazione con Oto Melara e la società tedesca Hensoldt, di cui detiene una quota del 23%. Knds avrebbe proposto di produrre solo componenti meno rilevanti dei futuri Leopard destinati all’Italia.
La preservazione dello standard Leopard 2 da parte di Knds
Nel comunicato ufficiale, Knds ha dichiarato di non voler modificare lo standard del Leopard 2, preservandone la configurazione originale.
