Nell’arco di un decennio, il Napoli ha attraversato una metamorfosi calcistica che ha trasformato il modo in cui si intende il tridente offensivo. Dalla coppia formata da Callejon e Higuain fino all’attuale trio Politano, Lukaku e Kvara, la squadra ha visto cambiarne non solo i protagonisti, ma anche i modelli di gioco e le strategie sul campo. Quest’articolo analizza il passaggio da un sistema d’attacco a un altro, evidenziando i momenti significativi e le evoluzioni tecniche che hanno caratterizzato la storia recente del club partenopeo.
Gli esordi del tridente: Callejon, Higuain e Insigne
L’era di Rafa Benitez ha rappresentato una svolta decisiva per il Napoli. In quel periodo, il tridente era una combinazione intrigante di talento e velocità con Callejon sull’esterno destro, Higuain al centro e Insigne a sinistra. Il sistema di gioco adottato dalla squadra, pur essendo innovativo per i puristi, aveva le proprie radici nell’approccio offensivo. Insigne, con il suo talento per i passaggi incisivi, e Callejon, sempre pronto ad attaccare gli spazi, fornivano assist e supporto al bomber argentino, Higuain, che sapeva come capitalizzare le azioni. Questo assetto, accompagnato da un cambio di mentalità calcistica, ha rappresentato il primo passo verso una maggiore dinamicità .
La squadra di Benitez, con la sua capacità di muoversi rapidamente in fase offensiva, ha creato molte occasioni da gol. Anche se il Napoli si trovava a dover affrontare una difesa più solida e competenze tattiche migliorate, il trio d’attacco mostrava una sintonia che si è tradotta in un gioco spettacolare e, talvolta, in risultati sbalorditivi. Ricordiamo una delle prime partite memorabili dell’era Benitez, con il Napoli che segnò cinque gol contro il Bruges in Europa League, evidenziando l’abilità offensiva del tridente.
Il tridente di Sarri: Mertens, Callejon e Insigne
Con l’arrivo di Maurizio Sarri, il Napoli ha visto un ulteriore affinamento del proprio gioco offensivo. Sarri ha imposto una nuova visione calcistica, incentrata su un possesso palla più prolungato e su movimenti coordinati. Il tridente del tecnico toscano ha preso forma con Callejon, Mertens e Insigne. Questo schieramento si è dimostrato altamente efficace, con giocatori che non solo attaccavano, ma sapevano anche muoversi senza palla per creare spazi.
La sinergia tra questi tre calciatori ha prodotto una serie di risultati impressionanti. Le giocate di Mertens, dotato di ottimo dribbling e visione di gioco, facevano da catalizzatore per le avanzate di Callejon e Insigne. Anche se i mesi trascorsi con Sarri non portarono immediatamente a trofei, la squadra ha sfiorato un titolo di campione e mostrato un bel gioco che ha entusiasmato i tifosi.
La rivoluzione di Spalletti: Politano, Lukaku e Kvara
L’arrivo di Luciano Spalletti ha segnato una nuova era per il Napoli. La sua filosofia calcistica si è tradotta in una rivoluzione radicale, portando a un cambio di generazione e mentalità . Molti dei veterani del team, come Koulibaly e Mertens, hanno lasciato il club, mentre volti nuovi sono emersi per formare un tridente devastante. Politano e Kvara si sono uniti a Lukaku, creando un’asse offensiva temibile, capace di sorprendere le difese avversarie.
Il campionato disputato da Spalletti nel 2022-2023 è stato impressionante, con il Napoli che ha concluso la stagione con largo anticipo. Con la capacità di Politano di attaccare gli spazi e l’abilità di Kvara di creare occasioni, il tridente ha dimostrato una versatilità e un’efficacia che hanno portato a risultati schiaccianti contro squadre avversarie. Questi cambiamenti hanno non solo avvicinato il Napoli alla vittoria del campionato, ma hanno anche riportato gioia e festa tra i tifosi, che hanno assistito a un calcio di alto livello.
Ogni epoca ha portato il proprio contributo, ma il tridente del Napoli è sempre stato al centro della scena, rappresentando un microcosmo del cambiamento e dell’adattamento, capace di incantare e deliziare, un segno distintivo di passione calcistica nella città partenopea.