Il liceo “De Bottis” di Torre del Greco si fa paladino della lotta contro la violenza sulle donne, accogliendo la scrittrice Filomena Lamberti, che ha condiviso la sua toccante esperienza di vita. Ospite nella mattinata del 27 novembre 2024, Lamberti è nota per aver affrontato un’aggressione violenta da parte dell’ex marito nel 2012, rimanendo sfigurata e trasformando il suo trauma in una missione per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza del rispetto e della prevenzione della violenza di genere.
Un messaggio di coraggio e testimonianza
Filomena Lamberti è stata una delle prime donne a diventare un simbolo della lotta contro la violenza domestica in Italia. Nel 2017, ha pubblicato il libro “Un’altra vita”, in cui narra la sua personale esperienza. Nel volume, viene sottolineata l’importanza di affrontare questo tema in maniera diretta, con il sottotitolo “Non è un romanzo, è il coraggio di testimoniare”. Lamberti utilizza la propria storia per avvisare e sensibilizzare le giovani generazioni, rendendo la propria presenza al liceo “De Bottis” un momento di dialogo cruciale.
L’evento, che fa parte delle iniziative contro la violenza di genere, ha visto una partecipazione attiva degli studenti, che hanno preparato performance musicali e teatrali. L’obiettivo era chiaro: promuovere un messaggio di consapevolezza e impegno collettivo contro la violenza. Questo tipo di attività si propone di creare un forte impatto educativo, coordinando le esperienze degli studenti con l’empatia e il rispetto per l’altro, elementi fondamentali nella costruzione di relazioni sane, soprattutto nei primi rapporti romantici.
Attività e partecipazione della comunità scolastica
La giornata è stata fortemente voluta dalla Dirigente Scolastica, Dott.ssa Letizia Spagnuolo, e organizzata con la collaborazione delle professoresse Teresa Civitella, Rossana De Filippo, Antonella Pedone e Angela Sannino. Questa iniziativa ha coinvolto anche figure istituzionali come il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Maria Teresa Sorrentino. La presenza di rappresentanti delle forze dell’ordine ha ulteriormente sottolineato l’importanza di affrontare questi temi con la massima serietà e urgenza.
L’incontro ha visto una folta partecipazione della comunità scolastica, tramite un sistema di videoconferenza che ha permesso a tutte le classi di essere connesse all’evento. Questo approccio ha non solo amplificato il messaggio di Lamberti, ma ha anche permesso di creare un’atmosfera di solidarietà e responsabilità collettiva all’interno della scuola.
I consigli di Filomena Lamberti per le nuove generazioni
Durante il suo intervento, Filomena Lamberti ha condiviso una serie di riflessioni importanti, rivolgendosi in particolare alle giovani ragazze presenti. Ha avvertito della necessità di riconoscere i segnali di una relazione tossica e della violenza che può manifestarsi anche in forme subtile, come il controllo del cellulare. “La violenza comincia a piccoli passi,” ha affermato, mettendo in guardia contro la confusione tra gelosia e amore.
Inoltre, ha rivolto un messaggio anche ai ragazzi, esortandoli ad apprendere come gestire la rabbia derivante da un rifiuto. Ha enfatizzato l’importanza di troncare relazioni tossiche e di non sentirsi soli, sottolineando che esistono percorsi per affrontare malesseri interiori e condotte violente.
La preside Spagnuolo ha evidenziato come il progetto di sensibilizzazione sulla violenza di genere sia cominciato dieci anni fa con l’iniziativa “Il femminicidio si combatte dai banchi di scuola”. Questa formazione mira a fornire ai giovani gli strumenti per rispettare non solo le donne, ma ogni differenza di genere, affinché crescano in un ambiente di rispetto e comprensione.
La visione del sindaco sulla lotta alla violenza
Il sindaco Luigi Mennella ha accennato all’impatto che appuntamenti simili possono avere sulla comunità. Ha espresso il desiderio di assistere a un incremento di eventi che affrontino la problematica della violenza di genere, facendo notare che gli episodi continuano a crescere nonostante i recenti sviluppi normativi e l’introduzione del codice rosso. Questo dimostra quanto sia necessario un cambiamento culturale profondo e diffuso per prevenire e combattere la violenza.
La giornata al liceo “De Bottis” rappresenta, quindi, non solo un momento di testimonianza, ma una piattaforma attiva per la costruzione di una società più giusta e rispettosa, dove la violenza di genere possa trovare sempre meno spazio.