Le recenti stime sull’industria cosmetica italiana mostrano un trend di crescita significativo, con un aumento previsto del fatturato nel settore. Nel 2024 il fatturato dell’industria cosmetica dovrebbe superare i 16,7 miliardi di euro, con un incremento del 10,5% rispetto all’anno precedente. Analizzando le proiezioni per il 2025, si prevede una continuazione di questa crescita, arrivando a un totale di circa 18,1 miliardi di euro. A confermare questi dati è Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia, in un evento dedicato alle tendenze del settore.
andamenti previsti del mercato cosmetico italiano
fatturato e consumi
Secondo l’analisi di Cosmetica Italia, il mercato cosmetico italiano sta attraversando una fase di espansione, con stime di chiusura per il 2024 che indicano un incremento dei consumi da parte degli italiani. Si stima che questi raggiungeranno un valore di 13,4 miliardi di euro, mostrando un aumento del 7% rispetto al 2023. Le proiezioni per il 2025 suggeriscono un ulteriore incremento, portando il valore totale dei consumi a 14,2 miliardi di euro grazie a un tasso di crescita del 6,1%. Tali numeri evidenziano un’interessante ripresa e un consolidamento del mercato interno.
esportazioni e settore estero
Le esportazioni sono un altro fattore chiave per il settore cosmetico italiano. Si prevede che nel 2024 il valore delle esportazioni raggiunga gli 8,1 miliardi di euro, con un incremento stimato del 15% rispetto all’anno precedente. Le proiezioni per il 2025 suggeriscono una crescita ulteriore delle esportazioni, con un aumento di 10,5 punti percentuali. Questo risultato non solo riflette la capacità delle imprese italiane di competere a livello internazionale, ma sottolinea anche l’interesse crescente per i prodotti cosmetici italiani nei mercati esteri.
analisi per canali distributivi
profumeria e e-commerce
Analizzando i vari canali distributivi, emerge chiaramente che la profumeria e l’e-commerce giocano un ruolo cruciale nel mercato cosmetico italiano. Per il 2024, si prevede un incremento del 10,2% per la profumeria, con una stima di consumi pari a 2,8 miliardi di euro. L’e-commerce, pur essendo un canale relativamente recente, sta mostrando una crescita promettente, con un +10,7% previsto, il che posizionerebbe questo canale a un valore di 1,2 miliardi di euro.
altre categorie e distribuzione
Inoltre, l’erboristeria si presenta anch’essa in positivo, con una stima di crescita del 7,4%, raggiungendo così oltre 420 milioni di euro. Anche la grande distribuzione è un canale significativo, mantenendo la posizione di leader con consumi pari a 5,5 miliardi di euro e un incremento del 5,3% rispetto al 2023. La farmacia, pur occupando la terza posizione nella classifica dei canali, è anch’essa in crescita, con stime di un incremento del 7,2% e consumi previsti di 2,2 miliardi di euro per il 2024.
performance dei canali professionali
saloni di bellezza e centri estetici
Non solo i canali di distribuzione al dettaglio, ma anche quelli professionali mostrano segni di crescita. I saloni di acconciatura con quasi 620 milioni di euro chiuderebbero il 2024 con un incremento del 5%. Anche i centri estetici beneficiano di questa ondata di crescita, con una proiezione di valori che si avvicineranno ai 220 milioni di euro, indicando una crescita del 6,1% rispetto al 2023. Questo evidenzia non solo un aumento della domanda per servizi estetici, ma anche una maggiore attenzione da parte dei consumatori verso il settore della bellezza.
vendite dirette e altre forme di distribuzione
Le vendite dirette rappresentano una nicchia nel settore che, pur crescendo con un tasso meno elevato, registra comunque un incremento dello 0,9%, superando i 350 milioni di euro. Sebbene questo canale non raggiunga le dimensioni di altri, contribuisce in modo significativo al panorama complessivo, evidenziando la diversificazione delle modalità di acquisto da parte dei consumatori.
L’analisi complessiva dei dati suggerisce che il settore cosmetico italiano sta vivendo una fase di vitalità e crescita, sostenuta sia dai consumi interni che dalle esportazioni, e da una vivace varietà di canali distributivi.