La nuova esposizione dell’artista Lino Petrelli, intitolata “Il colore dei ricordi”, invita il pubblico a esplorare il legame tra colori ed emozioni. In programma dal 23 al 31 ottobre presso la galleria Frame Ars Artes di Napoli, la mostra curata da Paola Pozzi si ispira agli studi sul colore dello storico dell’arte e antropologo francese Michel Pastoureau, nonché alle riflessioni di Albert Einstein sull’anima e le emozioni. Questo evento artistico rappresenta un’occasione unica per riflettere sui ricordi e sul modo in cui questi si colorano nel tempo.
In un contesto artistico ricco di significato, Lino Petrelli si propone di esplorare la connessione profonda tra l’arte e le esperienze personali che formano la nostra vita. La sua mostra, che è in preparazione da anni, affonda le radici in un’osservazione intima della Natura e della sua capacità di trasformarsi e decadere nel tempo. Petrelli racconta di come i suoi primi “ricordi visivi” siano legati a oggetti comuni, come una bicicletta o un’improbabile giacca blu, rendendo accessibile a tutti il concetto che i colori sono intrecciati con le esperienze quotidiane.
L’artista sottolinea che i colori non solo arricchiscono la nostra realtà, ma ne rappresentano anche le sfumature più sottili e personali. Queste sfumature cromatiche riescono a catturare emozioni e ricordi che altrimenti potrebbero rimanere inafferrabili. Ogni colore evoca significati e sentimenti diversi, fungendo da ponte tra l’individuo e la propria storia. La rappresentazione artistica di tali emozioni, quindi, non è solo una questione di bellezza, ma un vero e proprio strumento di comunicazione interiore.
La creazione delle opere di Petrelli non avviene in un vuoto isolato, ma scaturisce da un ambiente ricco di stimoli e di storia. La sua casa-studio, situata nei quartieri spagnoli di Napoli, si presenta come una Wunderkammer, un luogo colmo di libri d’arte, quadri e piante, dove ogni elemento contribuisce a creare un’atmosfera unica. Questo spazio, con la sua architettura labirintica di cortili e balconi, è esso stesso un’opera d’arte che riflette il ciclo della vita e delle emozioni.
L’artista stesso afferma che non si può considerare il suo lavoro al di fuori della complessità storica e sociale in cui è immerso. Ogni tela diventa un mediatore tra il passato personale e la contemporaneità artistica, evidenziando il dialogo tra le memorie familiari e le esperienze attuali. Lino Petrelli, in questo modo, non esprime solo la realtà visiva, ma dà vita a un organismo che respira e si evolve con il tempo, accumulando storie.
Lino Petrelli è sia pittore che scultore, e la sua tecnica tradizionale viene continuamente rivisitata e reinterpretata. Utilizzando la pittura ad olio, egli combina competenze classiche con approcci innovativi, creando opere che dialogano con tematiche ancestrali e mediterranee. I minerali e le piante diventano strumenti per esprimere una bellezza materica, avvicinandosi a tradizioni artistiche che affondano le radici nell’antico Egitto e nei colori sacri di Bisanzio.
Un elemento distintivo del suo linguaggio artistico è l’uso del collage, che riflette sull’idea di memoria e sull’inevitabile transitorietà delle esperienze. La scelta di rappresentare sciami di insetti e stormi di uccelli deriva dalla volontà di evocare una scansione temporale, rendendo palpabile il flusso delle emozioni e dei ricordi. Petrelli considera il collage come una metafora della memoria stessa, che si costruisce e si decompone nel tempo, suggerendo che alcune esperienze svaniscono mentre altre restano indelebili.
La mostra “Il colore dei ricordi” sarà inaugurata il 23 ottobre, con un vernissage previsto per le ore 19:00 presso la galleria Frame Ars Artes di Napoli. L’evento sarà aperto fino al 31 ottobre 2024, offrendo al pubblico la possibilità di immergersi nell’universo creativo di Lino Petrelli.
La galleria è situata in Corso Vittorio Emanuele n.525 e osserverà orari di apertura dal martedì al sabato dalle 16:00 alle 19:00, con la possibilità di visitare l’esposizione previo appuntamento. Per ulteriori dettagli, è possibile contattare i riferimenti forniti dalla galleria. Questo evento rappresenta un’occasione imperdibile per comprendere come l’arte possa interpretare e colorare le esperienze umane, rendendo visibile l’invisibile.