Nel 1993 sparisce dalla Chiesa di San Tommaso d’Aquino, a Piedimonte Matese, una preziosa opera d’arte: l’Adorazione dei pastori di Nicola Maria Rossi. Trent’anni dopo, un dipinto riaffiora in un’asta a Firenze, riconosciuto dai Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale grazie a un sistema informatico sofisticato. Questo è solo uno dei successi di un’unità specializzata che utilizza l’intelligenza artificiale per contrastare il traffico illecito di opere d’arte.
Il monitoraggio costante sui canali telematici ha reso necessario lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate per individuare e controllare rapidamente le opere d’arte sospette. Il generale Francesco Gargaro, a capo dei Carabinieri Tutela Patrimonio, sottolinea l’importanza della velocità d’intervento per evitare la prescrizione dei reati e ricostruire le intricate filiere che vanno dagli autori dei furti ai ricettatori e riciclatori. Grazie alla normativa restrittiva italiana e all’attività diplomatica culturale, i Carabinieri TPC hanno recuperato oltre 100mila beni d’arte nel 2023, restituendo così alla comunità oltre tre milioni di pezzi culturali di inestimabile valore.