Salvatore Schillaci, ex calciatore e simbolo della Nazionale Italiana, è deceduto all’età di 59 anni a causa di un aggressivo tumore al colon. Ricoverato in ospedale a Palermo, è venuto a mancare il 17 settembre 2024. Schillaci è noto per aver incantato il pubblico nel Mondiale di calcio del 1990, dove con le sue straordinarie performance ha conquistato un posto nel cuore di milioni di tifosi. La notizia ha suscitato un ampio cordoglio non solo nel mondo del calcio ma anche tra i cittadini italiani, che hanno trovato in lui un vero simbolo di passione e talento sportivo.
La carriera di Salvatore Schillaci: dai campi di Palermo al successo internazionale
Inizio della carriera e ascesa nel calcio
Salvatore Schillaci nasce a Palermo il 1° dicembre 1964 e cresce nei campi di calcio del quartiere di San Giovanni Apostolo. La sua carriera calcistica debutta nel 1982, quando si trasferisce al Messina, dove inizia a farsi notare per le sue eccezionali doti di attaccante. Dopo alcuni anni di crescita in Serie B, nel 1989 approda alla Juventus, club con cui inizia a vincere trofei e a consolidare la sua reputazione.
La magica estate del ’90 e il mondiale
Il 1990 rappresenta l’apice della sua carriera. Schillaci viene convocato per la Nazionale Azzurra e diventa il protagonista indiscusso del Mondiale svoltosi in Italia. Grazie ai suoi gol decisivi, contribuisce alla storica corsa della squadra fino alla semifinale. Con sette reti, si laurea capocannoniere del torneo, con la sua esultanza iconica che rimarrà impressa nella memoria collettiva. Dopo la competizione, il suo status sale alle stelle, facendolo diventare un simbolo del calcio italiano.
La vita privata e l’eredità di Schillaci
Famiglia e affetti
Salvatore Schillaci lascia tre figli: Jessica, Mattia e Nicole. La sua morte ha colpito profondamente non solo i suoi familiari ma anche i tantissimi tifosi che hanno avuto modo di apprezzare la sua umanità. Si prevede che la camera ardente possa essere allestita allo stadio Renzo Barbera di Palermo, un giusto tributo per un uomo che ha dedicato la sua vita al calcio e che continua a rappresentare un punto di riferimento per le giovani generazioni di calciatori.
Tributi e riconoscimenti
In segno di rispetto, la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha disposto che venga osservato un minuto di raccoglimento prima delle gare di tutti i campionati nel fine settimana successivo. Le parole di cordoglio giungono anche da figure politiche, come il Premier Giorgia Meloni, che ha espresso il suo dolore tramite un messaggio sui social, sottolineando l’impatto emotivo che Schillaci ha avuto sullo sport italiano. Il suo lascito va oltre l’aspetto sportivo; rappresenta un’epoca di passione e unità durante il Mondiale ’90, un periodo che ha scolpito nel cuore degli italiani l’amore per il calcio.
In questo momento di lutto, l’intero paese si stringe attorno alla famiglia Schillaci, ricordando un campione che ha segnato non solo più di un gol, ma anche la storia del calcio italiano.