Lorenzo Bernard è un atleta paralimpico il cui percorso di vita è intriso di determinazione e impegno. Originario di Novalesa e vittima di un ordigno della Seconda Guerra Mondiale, Lorenzo si prepara intensamente per le Paralimpiadi di Parigi. La sua storia personale è un potente simbolo di come lo sport possa fungere da strumento di riscatto e speranza non solo per lui, ma per tutti coloro che affrontano le avversità in contesti di guerra.
Vita e tragedia: il passato di Lorenzo Bernard
Un’infanzia stravolta dalla guerra
Nato nel 1997 a Novalesa, Lorenzo ha avuto un’infanzia come molte altre, ma nel 2013, la sua vita ha subito un cambiamento drammatico. A soli 15 anni, è rimasto coinvolto nell’esplosione di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale, scambiato erroneamente per un comune lumino da cimitero. Questo incidente tragico gli ha letteralmente portato via la vista, rendendolo una vittima civile di guerra. Questo evento non solo ha segnato la fine della sua infanzia spensierata, ma ha anche sottolineato la brutalità delle conseguenze dei conflitti armati, dando inizio a una nuova vita piena di sfide.
La trasformazione attraverso lo sport
La determinazione di Lorenzo si è manifestata nel suo approccio allo sport. Dopo aver vissuto un’esperienza così devastante, ha trovato nel canottaggio e nel ciclismo non solo un modo per esprimere se stesso, ma anche uno strumento di comunicazione e advocacy per tutti coloro che, come lui, vivono con le cicatrici invisibili della guerra. Il suo impegno sportivo non è solo personale, ma esteso a un messaggio più profondo, volto a sensibilizzare sulla situazione dei giovani in conflitto.
Il messaggio di speranza di Lorenzo
Una voce per chi non può parlare
Lorenzo rappresenta una figura importante per tanti giovani che affrontano la cecità, le mutilazioni e altre disabilità in scenari di guerra. Il suo messaggio è chiaro: “Pedalo per chi oggi non può farlo.” Con questa affermazione, Bernard intende trasmettere speranza e consapevolezza sui traumi causati dalla guerra. Attraverso la sua partecipazione all’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra , Lorenzo è attivo nel promuovere il supporto e l’assistenza per le vittime, rendendo la sua testimonianza ancora più significativa.
Un impegno oltre lo sport
In qualità di Consigliere della sede piemontese dell’ANVCG, Lorenzo lavora instancabilmente per illuminare le sfide e le esperienze delle vittime di guerra. L’impatto del suo lavoro va oltre il mero sport. Il suo amico Nicolas Marzolino, coetaneo e compagno di sventura, ha condiviso con Lorenzo il dramma dell’essere feriti dalla guerra. Insieme, combattono per un cambiamento e per un’adeguata assistenza a chi vive situazioni simili.
La preparazione per le Paralimpiadi di Parigi
Obiettivi da raggiungere
Con l’avvicinarsi delle Paralimpiadi di Parigi, Lorenzo ha messo in atto una preparazione intensiva. Il suo programma agonistico è denso di impegni: il primo appuntamento sul tandem con la guida Davide Plebani è fissato per il 29 agosto nel velodromo di Saint Quentin, dove si svolgerà la prova di inseguimento individuale su 4.000 metri. Questa competizione è particolarmente importante per Lorenzo e Davide, dato che nel marzo di quest’anno hanno conquistato una medaglia di bronzo ai Mondiali di Paraciclismo a Rio de Janeiro nella stessa specialità. Il risultato è motivo di grande fiducia e speranza per il loro percorso a Parigi.
Il calendario delle gare
Dopo l’appuntamento del 29 agosto, Lorenzo e Davide sono attesi da altre prove emozionanti. Il 1 settembre ci sarà la gara di sprint su 1.000 metri, seguita il 4 settembre dalla crono su strada e il 6 settembre dalla gara in linea. Ogni competizione sarà l’occasione per Lorenzo non solo di dimostrare il suo valore come atleta, ma anche di portare un messaggio più ampio sulle capacità e le possibilità che lo sport può offrire. La sua partecipazione va oltre l’individuo, rappresentando una battaglia collettiva per la dignità e il riconoscimento di tutti i guerrieri che affrontano sfide quotidiane.