Lorenzo Insigne, ex capitano del Napoli e storico attaccante della Nazionale italiana, ha condiviso le sue impressioni sulla carriera attuale in Canada con il Toronto FC e il suo sogno di riabituarsi alla maglia azzurra. In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, il calciatore si è concentrato sull’atmosfera che si respira in vista dei Mondiali del 2026, in cui il Canada sarà uno dei paesi ospitanti insieme agli Stati Uniti e al Messico. La crescita del calcio in Nord America e il suo rapporto con la Nazionale sono temi centrali in questo colloquio.
Insigne, che gioca nel Toronto FC da due anni, ha descritto la sua esperienza nel calcio canadese come positiva e gratificante. L’attaccante ha sottolineato come, nonostante la sua nuova vita da giocatore nella Major League Soccer , si senta ancora parte del panorama calcistico italiano. La sua integrazione nella squadra è avvenuta senza difficoltà, e le sue prestazioni hanno contribuito a far crescere il profilo del club nella competizione americana.
Tuttavia, Insigne ha anche espresso alcune riserve sul divario di attenzione che il calcio riceve rispetto ad altri sport, come il baseball e il basket, nei quali il pubblico è più coinvolto. Ha notato come i preparativi per i Mondiali 2026 stiano generando un certo fermento, con segnali visibili quale la presenza di cartelloni pubblicitari e eventi anticipati. La competizione avrà un impatto significativo sul movimento calcistico in Canada, fungendo da catalizzatore per un interesse sempre maggiore nel gioco.
Parlando dei prossimi Mondiali, Insigne ha espresso il desiderio che l’Italia possa disputare almeno una partita a Toronto. Ha evidenziato la presenza di una comunità italiana forte e appassionata che sarebbe entusiasta di vedere la squadra nazionale in azione. La possibilità che il Canada diventi un palcoscenico significativo per la Nazionale italiana rappresenterebbe non solo un evento sportivo di grande rilevanza, ma anche una celebrazione delle radici italiane in terra canadese.
Ancora, Insigne ha fatto riferimento all’importanza per un calciatore di mantenere sempre la speranza di tornare a giocare con la maglia azzurra. Ha messo in evidenza le differenze tra le valutazioni dei calciatori in Italia e quelli in altre parti del mondo, ponendo una domanda retorica riguardo al trattamento riservato ai giocatori che, per motivi di carriera, si allontanano dal circuito europeo. Con una carriera ancora giovane all’età di 33 anni, Insigne non ritiene di essere un ex giocatore della Nazionale e ribadisce che l’addio definitivo alla selezione nazionale è una questione di lavoro in corso.
Concludendo l’intervista, Insigne ha parlato del suo attaccamento al gioco e della determinazione di continuare a migliorare. Il suo atteggiamento rimane focalizzato sull’idea di lasciare un segno duraturo sia nel campionato canadese che nel calcio internazionale. La sua ambizione di rappresentare nuovamente l’Italia riflette la passione che ha sempre caratterizzato le sue performance in campo. L’attenzione ai dettagli e il desiderio di tornare a indossare la maglia azzurra alimentano la sua carriera, portando un messaggio di speranza a molti giovani calciatori ambosessi. Insigne è consapevole del potere che lo sport ha nel creare emozioni e unire le persone, e questo è l’obiettivo che spera di raggiungere, sia con il Toronto FC sia con la Nazionale.