Loro di Paolo Sorrentino: le difficoltà di distribuzione del film in Italia e l’intervento di Toni Servillo

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Il film “Loro” di Paolo Sorrentino, che esplora l’ascesa e la vita politica di Silvio Berlusconi, non è attualmente disponibile per la visione in Italia, suscitando interrogativi sulla sua distribuzione. Toni Servillo, il protagonista che interpreta Berlusconi, ha affrontato queste tematiche in un’intervista durante il podcast condotto da Dario Moccia e Victor. In questa intervista, Servillo ha condiviso la sua esperienza e le difficoltà legate alla visione del film nel nostro Paese.

La misteriosa assenza di Loro in Italia

La situazione del film

L’assenza di “Loro” nelle sale italiane è stata oggetto di dibattito. Toni Servillo ha evidenziato come il film sia attualmente disponibile in mercati esteri come Germania, Francia e Inghilterra, ma non in Italia. “Il film è stato acquistato da chi non ha interesse a distribuirlo nel nostro Paese,” ha spiegato il protagonista. Questa osservazione mette in luce una mancanza di opportunità per il pubblico italiano di fruire di un’opera cinematografica che ha attirato l’attenzione in altre nazioni.

I canali di distribuzione

Servillo ha anche menzionato il ruolo delle emittenti televisive italiane nella mancata trasmissione di “Loro“. Nessuna delle principali reti come Rai, Mediaset e La7 ha trasmesso il film. La7, in particolare, è stata l’unica rete a trasmettere “Il Divo“, un altro lavoro di Sorrentino, suscitando interrogativi sulle scelte delle emittenti riguardo alla programmazione di contenuti legati a figure politiche controverse come Berlusconi. La mancanza di distribuzione è sintomatica di una visione critica nei confronti del film da parte di chi controlla i media in Italia.

L’apprezzamento su TikTok e il pubblico giovane

La viralità del film sui social

Nonostante la scarsa visibilità nelle sale e in televisione, “Loro” ha trovato un nuovo spazio attraverso il social network TikTok, dove diverse clip hanno raggiunto visualizzazioni significative. Servillo ha notato come queste scene godano di un buon riscontro, specialmente da parte di un pubblico giovane. Un fenomeno che suggerisce che il film, pur non essendo presente nei circuiti tradizionali, continua a trovare il modo di collegarsi con nuove generazioni.

Il contributo delle scene iconiche

Tra le clip più popolari ci sono sicuramente quelle che vedono interagire il Cavaliere con Santino Recchia, interpretato da Fabrizio Bentivoglio. Queste scene, ricche di tensione e ironia, sono state riconosciute per la loro capacità di catturare l’essenza della politica italiana. Servillo ha sottolineato l’importanza di queste interazioni, evidenziando come il film esplori in profondità le dinamiche del mercato e della politica.

La questione dell’interpretazione

Il linguaggio e la rappresentazione

Un tema discusso durante l’intervista è stata la scelta di Servillo di non interpretare Berlusconi con accento napoletano, suscitando reazioni contrastanti sui social. Il protagonista ha difeso questa scelta come un modo per esaltare la dimensione istrionica del personaggio, sostenendo che Berlusconi avesse legami profondi con Napoli. “Probabilmente per lui vendere da napoletano gli sembrava più efficace,” ha aggiunto.

L’approccio alle maschere nel cinema

Infine, Servillo ha parlato del suo approccio all’interpretazione di personaggi complessi come Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi. L’attore ha affermato di aver lavorato su queste “maschere” con un’attenzione particolare, evitando di cercare l’imitazione per permettere agli spettatori di cogliere la centralità di questi personaggi all’interno della storia italiana. Questo processo creativo si basa sulla creazione di una forza simbolica che si traduce in una lettura attuale delle figure politiche e del loro impatto sulla società.

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