Nella trasmissione “Un aperitivo con Marco Giordano”, andata in onda su CRC, radio partner della SSC Napoli, è stato analizzato il recente incontro tra Napoli e Parma. Luca Marelli, ex arbitro, ha approfondito gli episodi discordanti che hanno caratterizzato la partita, fornendo un’analisi dettagliata e tecnica delle decisioni prese durante la gara. Le sue dichiarazioni offrono spunti interessanti sul funzionamento del VAR e sul potere di intervento degli arbitri in situazioni delicate.
episodi arbitrali al centro del dibattito
il giallo a Suzuki: un’analisi tecnica
Luca Marelli ha sottolineato l’importanza dell’episodio che ha coinvolto il giocatore del Parma, Suzuki, che è stato ammonito con un cartellino giallo. Secondo Marelli, questo provvedimento rappresentava il “minimo sindacale” e non sarebbe stata necessaria una sanzione più severa, come il cartellino rosso diretto. Egli ha spiegato che il VAR, sistema di assistenza video per gli arbitri, solitamente non interviene in caso di giallo, a meno che non ci siano elementi chiari che giustifichino una revisione dell’azione. Nel caso specifico, Marelli ha notato che, sebbene Suzuki abbia riconosciuto il rischio del suo intervento, il contatto effettivo non è avvenuto con la gamba diritta, bensì con il ginocchio piegato. Questa distinzione è fondamentale per comprendere la decisione arbitrale.
rigore per il Parma: contatto controverso
Un altro punto di discussione riguarda il rigore assegnato al Parma. Marelli ha riferito che, sebbene ci fosse stato un contatto, Meret, portiere del Napoli, non fosse riuscito a toccare il pallone. Le interpretazioni iniziali delle immagini hanno lasciato Marelli perplesso, poiché la percezione di un contatto con il pallone è risultata errata a causa di una prospettiva inadeguata. Qui, Marelli ha enfatizzato che il VAR non ha ritenuto il contatto abbastanza significativo per giustificare un intervento, il che ha acceso il dibattito sul modo in cui il VAR sta contribuendo alle decisioni arbitrali.
le polemiche e il ruolo del VAR
rigori dati e negati: decisioni del VAR
Marelli ha messo in evidenza l’episodio nel quale il rigore richiesto dal Napoli non è stato concesso. Ha notato che, in questo caso, il VAR aveva la possibilità di intervenire, poiché vi era stato un contatto con il pallone da parte di Almqvist. Questo ha portato alla decisione che non fosse stata commessa un’infrazione. Marelli ha quindi elogiato l’intervento del VAR, che è riuscito a correggere un “chiaro ed evidente errore” da parte dell’arbitro sul campo. Questo caso specifico è emblematico dell’evoluzione della tecnologia nel calcio moderno, che mira a rendere le decisioni più accurate e giuste.
l’aumento degli interventi VAR e le reazioni del pubblico
In una riflessione più ampia, Marelli ha anche notato un incremento degli interventi VAR in stagione, dato che durante la prima giornata di campionato sono stati registrati cinque interventi, mentre la media abituale è di circa due e mezzo per partita. Questo potrebbe essere in parte attribuito all’intensificazione delle polemiche riguardo agli episodi di gioco, specialmente nella fase iniziale della stagione. Marelli, però, ha osservato che le polemiche sull’episodio di braccio di Bremer sono state contenute, suggerendo un cambiamento nelle percezioni e nella reattività degli spettatori rispetto a episodi disputati. Ha espresso la speranza che ci sia un approccio più oggettivo e meno emotivo nei confronti delle decisioni arbitrali.
Le dichiarazioni di Luca Marelli mettono in luce questioni fondamentali riguardanti il funzionamento delle regole del gioco e l’impatto delle tecnologie moderne sul calcio. Attraverso una narrazione precisa e analitica, si delinea un quadro chiaro delle sfide e delle opportunità per il futuro del dialogo pubblico e mediatico attorno agli episodi arbitrali.