Luca Rubinacci: vittoria al TAR sul divieto di trasferta per i tifosi napoletani a Torino

Luca Rubinacci: vittoria al TAR sul divieto di trasferta per i tifosi napoletani a Torino - Ilvaporetto.com

Nel recente programma “1 Football Club” di 1 Station Radio, il legale Luca Rubinacci ha commentato la storica vittoria al TAR del Piemonte riguardo al divieto per i tifosi napoletani di assistere alla partita Juventus-Napoli. Questa sentenza apre nuove prospettive sulla gestione delle trasferte e sulla responsabilità degli enti nel garantire il diritto di accesso degli sportivi alle gare. Di seguito, l’intervista e le implicazioni di questo importante verdetto.

Le ripercussioni della sentenza del TAR

Impugnazione del provvedimento e conseguenze legali

Luca Rubinacci ha illustrato come il TAR abbia annullato il provvedimento che vietava la trasferta dei tifosi napoletani a Torino. La sentenza ha stabilito che simili decisioni devono essere motivate e che, in assenza di evidenze concrete, non possono essere applicate in modo automatico a tutto un gruppo di tifosi, legando tutta una comunità a potenziali comportamenti illeciti. Secondo Rubinacci, questa vittoria rappresenta un precedente significativo, che obbliga le autorità a considerare attentamente il rapporto tra sicurezza e diritti dei tifosi.

L’avvocato ha evidenziato che la questione non riguarda soltanto il caso specifico del Napoli, ma pone l’accento su un probabile cambio di rotta nelle politiche di sicurezza applicate negli eventi sportivi. Le sentenze del TAR, come quelle precedenti, ora devono guidare gli enti competenti nell’emanazione di nuove disposizioni.

L’importanza del principio di proporzionalità

Un punto centrale sollevato da Rubinacci riguarda il principio di proporzionalità, che regola le misure di sicurezza. L’idea è che le restrizioni ai diritti devono essere minime e giustificate da evidenze chiare di minacce al pubblico. La sentenza del TAR ribadisce che le decisioni prese per garantire l’ordine pubblico non devono travisare i diritti dei cittadini. Questo apre un dibattito sulle modalità di gestione delle misure di sicurezza durante le partite di calcio.

L’applicazione delle norme contro il tifo violento

Le leggi esistenti e la loro applicazione

Rubinacci ha messo in luce un problema cruciale: esistono già leggi severe contro il tifo violento, come il reato riguardante l’introduzione di materiale esplosivo negli stadi. Tuttavia, denuncia, molte di queste normative non vengono mai applicate. La mancanza di azioni tempestive ha portato a una crescente preoccupazione riguardo alla sicurezza nei luoghi di sport.

Questo aspetto della giustizia sportiva solleva interrogativi su come le autorità si preparino e rispondano alle situazioni che possono degenerare in violenza. La scarsa applicazione delle leggi disponibili può suggerire una gestione inadeguata del fenomeno del tifo violento.

I confronti con episodi passati

Rubinacci ha fatto riferimento a un precedente episodio in cui, durante la partita Napoli-Eintracht, era stato imposto un divieto generalizzato per i tifosi residenti in Germania. Questo passaggio solleva interrogativi sulle decisioni adottate in nome dell’ordine pubblico. Secondo Rubinacci, il divieto indiscriminato non solo era irragionevole, ma generava un approccio non equilibrato e sproporzionato.

Il tema del risarcimento per il divieto di trasferta

Opportunità legali e limiti delle spese

Un’altra sezione interessante dell’intervista ha riguardato la questione del risarcimento per i tifosi colpiti dal divieto. Rubinacci ha spiegato che, nonostante ci siano potenziali margini per richiedere un risarcimento, si scontra con la realtà delle alte spese legali e dei contributi unificati, che possono arrivare a costare circa 650 euro. Questa condizione rende difficile per i singoli tifosi avvalersi della giustizia, specialmente considerando che il giudice potrebbe non garantire una vittoria certa.

L’avvocato ha sottolineato che questo tema deve essere affrontato, ad esempio, contemplando la possibilità di una class action. Sostenere che il sacrificio per via delle decisioni di pubblica sicurezza deve essere bilanciato anche da un meccanismo di risarcimento adeguato è essenziale per tutelare i diritti dei tifosi.

La gestione della sicurezza negli stadi

L’importanza della prevenzione

Rubinacci ha toccato anche l’argomento della gestione dell’ordine pubblico in vista dell’arrivo di facinorosi negli stadi. Ha sottolineato l’urgenza di un intervento più efficace da parte delle autorità competenti, evidenziando la gravità del fenomeno del lancio di ordigni esplosivi durante gli incontri sportivi. La mancanza di azioni di prevenzione nei confronti di azioni potenzialmente pericolose pone interrogativi sulla preparazione e l’efficacia della sicurezza durante gli eventi sportivi.

In sintesi, la sentenza del TAR del Piemonte potrebbe segnare un cambiamento significativo nel rapporto tra autorità e tifosi. Le misure future dovranno bilanciare adeguatamente sicurezza e diritti, per garantire un ambiente più sicuro e giusto per tutti gli appassionati di sport.

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