In prossimità della importante gara di qualificazione contro Israele, il Commissario Tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, ha affrontato i giornalisti nella conferenza stampa tenutasi presso il Bluenergy Stadium di Udine. Affrontando tematiche di formazione, prospettive e rispettando il contesto attuale, Spalletti ha condiviso i suoi pensieri sulla squadra e sulla sfida imminente, sottolineando le emozioni legate al territorio e l’impegno dei suoi giocatori.
Luciano Spalletti ha iniziato la conferenza esprimendo la sua gratitudine per la possibilità di allenare in un territorio così unico come quello di Udine. “È un territorio bellissimo, sono stato fortunato ad arrivare qui nel corso della mia carriera,” ha affermato il CT. Ha elogiato il presidente Pozzo, riconoscendo l’importanza della sua guida e del contributo che ha dato alla sua carriera. Tuttavia, Spalletti ha anche sottolineato come le attuali circostanze non siano ideali, considerando il clima teso che permea la regione. “Speriamo si arrivi alla pace in questo pezzo di terra,” ha dichiarato, rilevando quanto il calcio possa rappresentare un veicolo di gioia e unità, nonostante le sfide presenti. Riguardo alla partita, Spalletti ha messo in guardia sulla solidità della squadra avversaria, Israele, evidenziando la necessità di mantenere ordine e equilibrio, richiamando alla memoria la difficoltà dell’incontro andato in onda in precedenza.
Spalletti ha evidenziato l’importanza del lavoro di squadra e dell’impegno profuso dai suoi giocatori nell’avvicinamento a questa partita. “Il gruppo sta lavorando con grande impegno,” ha detto, sottolineando la dedizione necessaria per progredire. Il CT ha chiarito che, pur essendo consapevole delle difficoltà insite nel percorso di crescita della squadra, ritiene fondamentale mantenere un atteggiamento di responsabilità e determinazione. “C’è sempre da imparare qualcosa dalle partite che scorrono,” ha dichiarato, rimarcando che ogni partita rappresenta un’opportunità di crescita e miglioramento. Spalletti ha anche accennato a situazioni legate agli ammoniti, specificando che non saranno molti i cambiamenti nella formazione a seguito di queste valutazioni tattiche.
Parlando delle scelte di formazione, Spalletti ha manifestato una certa cautela, riconoscendo le difficoltà legate alle dinamiche di squadra in una partita così delicata. Ha menzionato la possibilità di vedere Fagioli in campo, sottolineando il suo impegno e le qualità tecniche che potrebbe apportare al gruppo. Tuttavia, il CT ha chiarito che le decisioni finali sulla formazione verranno comunicate solo all’indomani della partita. Fagioli potrebbe giocare insieme a Ricci, con Spalletti che ha evidenziato la necessità di un centrocampista in grado di gestire efficacemente il settore defensivo e supportare le transizioni, creando superiorità numerica intorno alla palla e mettendo in pratica schemi di gioco rapidi e precisi.
Per quanto riguarda Israele, Spalletti ha ribadito la preparazione della squadra, che prevede l’analisi dettagliata dei singoli giocatori avversari. “Li conosciamo tutti uno per uno e un paio sono forti,” ha detto, sottolineando l’importanza di una corretta strategia di gioco. Israele, con la sua abilità a metà campo e il possesso palla, rappresenta un avversario ostico, e il CT si aspetta una partita complessa. Spalletti ha espresso la sua speranza che la Nazionale possa gestire il gioco, enfatizzando la necessità di un approccio fluido e preciso per affrontare le varie fasi della partita: “Dovremo fare un po’ di superiorità intorno alla palla,” ha affermato, chiarendo che la squadra dovrà muoversi in modo dinamico senza diventare prevedibile ai propri avversari.
Con queste premesse, la Nazionale si prepara a scendere in campo con l’obiettivo di ottenere un risultato positivo contro Israele, un confronto che si preannuncia intenso e fondamentale per il proseguo delle qualificazioni.