Luciano Spalletti testa la formazione dell’Italia sotto la pioggia per la sfida con il Belgio

Con la partita tra Italia e Belgio in avvicinamento, il commissario tecnico Luciano Spalletti ha guidato un allenamento a porte chiuse nonostante le avverse condizioni meteorologiche. Sotto un diluvio incessante, Spalletti ha messo a punto le strategie e le scelte di formazione per cercare di ottenere un risultato positivo contro una delle nazionali più forti d’Europa. L’allenamento ha offerto importanti indicazioni sullo schieramento tattico che si intende adottare, evidenziando la volontà di mantenere la solida struttura difensiva e il centrocampo già collaudato.

La scelta del modulo: 3-5-2

Il commissario tecnico ha deciso di continuare a puntare sul sistema di gioco 3-5-2, un modulo che ha già dimostrato di portare buoni risultati in precedenti occasioni. Questo schieramento si basa su una difesa solida composta da Giovanni Di Lorenzo, Alessandro Bastoni e Calafiori. Questi tre giocatori, oltre a garantire una copertura robusta, dovranno anche essere pronti a supportare le azioni offensive quando possibile. La scelta di un trio così ben assortito è fondamentale, poiché una difesa forte è il primo passo per assicurarsi risultati favorevoli, soprattutto in una partita di alta intensità come quella contro il Belgio.

Il centrocampo vincente

Per quanto riguarda il centrocampo, Spalletti ha intenzione di replicare la formazione che ha brillato nella vittoria contro la Francia. La linea di mezzo sarà composta da Cambiaso e Dimarco, che ricopriranno le corsie laterali, mentre Ricci agirà da regista, orchestrando il gioco. Al suo fianco, Frattesi e Tonali giocheranno come mezze ali, fornendo sostegno sia in fase difensiva che in quella offensiva. Questo assetto consente all’Italia di avere un centrocampo dinamico, capace di recuperare palla e di creare occasioni da rete.

Il dubbio in attacco: Raspadori o Pellegrini?

L’unico punto interrogativo rimasto nelle scelte di Spalletti riguarda l’attacco. Il tecnico deve decidere se schierare Giacomo Raspadori oppure Lorenzo Pellegrini. Entrambi i giocatori hanno la loro ragion d’essere nel progetto azzurro, e entrambi offrono caratteristiche differenti: Raspadori porta velocità e abilità nel finalizzare, mentre Pellegrini è spesso più diretto ed è in grado di fornire assist preziosi ai compagni. La partita contro il Belgio richiederà una strategia ben studiata, e la scelta di uno tra questi due giocatori può influenzare l’andamento dell’incontro. Nella precedente partita contro la Francia, Pellegrini aveva iniziato come titolare, mentre Raspadori era subentrato a inizio ripresa: la decisione di chi scenderà in campo dal primo minuto rimane dunque di grande importanza.

L’allenamento di ieri ha svelato un approfondito piano di gioco, evidenziando la preparazione minuziosa di Spalletti in vista di un match che potrebbe rivelarsi decisivo per le ambizioni dell’Italia nel contesto internazionale. La solidità della difesa, un centrocampo coeso e un attacco determinato sono gli elementi che potranno fare la differenza. La prossima sfida promette di essere avvincente e carica di emozioni, con aspettative alte da parte dei tifosi azzurri.

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Redazione