L’intervento di Luciano Tarallo, preparatore dei portieri, nel programma “Un Calcio alla Radio – 3° Tempo” ha offerto spunti interessanti riguardo alla situazione dei portieri in Serie A, focalizzandosi in particolare su Caprile e Meret. Le sue osservazioni puntualizzano le sfide che i giovani portieri affrontano quando salgono agli onori della cronaca, specialmente in contesti ad alta pressione come quelli del Napoli.
Caprile e il confronto con Turati
Un giovane portiere sulla scena
Luciano Tarallo ha esordito con una dichiarazione chiara: attualmente, il portiere più giovane titolare della Serie A non è Caprile, ma Turati. Questa affermazione sottolinea l’evoluzione del giovane portiere, il quale, sebbene sia dotato di abilità notevoli, non possiede ancora l’esperienza necessaria per affrontare le sfide del campionato. Tarallo ha evidenziato che il passaggio dal giocare a Empoli a quello di difendere la porta del Napoli al Maradona rappresenta un cambiamento radicale sotto diversi aspetti.
Errori sotto pressione
L’argomento centrale della discussione è stato l’errore commesso da Caprile durante un retropassaggio di Olivera. Tarallo ha analizzato che gli errori dei portieri spesso derivano da un’interpretazione sbagliata della situazione; in questo caso, Caprile non ha saputo leggere correttamente il momento. Secondo Tarallo, l’atteggiamento biomeccanico del difensore fornisce un’indicazione chiara che solo chi ha esperienza può comprendere. È significativo che Caprile stesso abbia riconosciuto il proprio errore, sottolineando l’importanza dell’autocritica per un portiere in formazione.
Tarallo ha sottolineato che, nonostante l’errore, la fortuna ha assistito Caprile, evitando che la situazione si complicasse ulteriormente. L’importanza di avere un vissuto alle spalle viene quindi messa al centro della discussione, indicando che esperienze precedenti possono influenzare positivamente le prestazioni in campo.
Infortunio di Meret: impatto e reazione
L’abilità di affrontare il presente
La situazione di Alex Meret è stata un altro punto cruciale del colloquio. Il portiere del Napoli, recentemente vittima di un infortunio durante una parata, ha dimostrato di essere uno dei migliori nel suo ruolo, specialmente negli ultimi periodi. Tarallo ha fatto notare che i portieri di alto livello, come Meret, possiedono la capacità di gestire le difficoltà momentanee e di focalizzarsi sul presente. Questo è un aspetto fondamentale, poiché i millisecondi possono fare la differenza tra una grande parata e un errore.
Caprile: la nuova sfida
Con l’infortunio di Meret, ora Caprile è chiamato a prendere il suo posto. Tuttavia, Tarallo ha sottolineato che il giovane portiere non ha ancora il livello di esperienza necessario per affrontare tali pressioni. L’allenatore ha suggerito che, se Meret non fosse stato infortunato, Caprile avrebbe probabilmente continuato a vedere le partite dalla panchina, suggerendo che una precedente esperienza in Serie A avrebbe potuto prepararlo meglio per questo momento cruciale.
La preparazione di un portiere richiede tempo, e ogni passo falso è una lezione che contribuisce a costruire il carattere e la competenza necessaria per affrontare le sfide di un campionato così competitivo come la Serie A. Tarallo ha quindi ribadito che, per un portiere, il vissuto rappresenta un elemento determinante per il successo nel gioco.