La recente intervista di Luigi De Magistris, ex Sindaco di Napoli, a Radio Napoli Centrale ha suscitato un acceso dibattito riguardo alla connessione tra calcio e politica nella città. Nell’ambito della trasmissione “Un Calcio alla Radio – 3° Tempo“, De Magistris ha condiviso le sue opinioni su diverse tematiche, dall’impatto di Aurelio De Laurentiis nella vita cittadina al futuro del Napoli e alla gestione politica attuale.
Luigi De Magistris ha espresso senza mezzi termini la sua ambizione di tornare a candidarsi come sindaco di Napoli nelle prossime elezioni. “Un pensiero sempre più consolidato sulla candidatura come sindaco di Napoli c’è”, ha dichiarato. Tuttavia, ha anche avvertito che ci sono ancora due anni prima dell’appuntamento elettorale, durante i quali il panorama sportivo e politico della città potrebbe evolversi drasticamente. Con il campionato in corso e l’imminente centenario del Napoli, De Magistris ha sottolineato che le dinamiche locali saranno influenzate da vari fattori.
Un altro aspetto cruciale toccato da De Magistris riguarda la questione morale che permea il dibattito politico italiano. Secondo l’ex sindaco, l’onestà è fondamentale in entrambe le sfere, politica e calcistica. Ha menzionato la recente vicenda di Sangiuliano come un esempio emblematico e non isolato dei problemi di moralità nel Paese. “Alla fine, più sei onesto e più paghi un prezzo”, ha aggiunto, sottolineando quanto sia difficile mantenere l’integrità in un contesto complesso.
De Magistris ha messo in evidenza il fondamentale contributo di Aurelio De Laurentiis alla squadra di calcio e, per estensione, alla città stessa. Egli ha ricordato la drammatica situazione di fallimento del Napoli, sottolineando come De Laurentiis sia stato uno dei pochi a rimanere quando molti scappavano. “Dobbiamo mai dimenticare quando c’è stata la dichiarazione di fallimento e il presidente ha rilevato il Napoli”, ha dichiarato, riconoscendo il coraggio di De Laurentiis in un periodo di grande incertezze.
De Magistris ha anche stimato l’onestà di De Laurentiis, creando un parallelismo tra le virtù morali nel calcio e la politica. Ha citato in particolare la vittoria dello scudetto come un momento che ha unito squadra e città, portando Napoli a un nuovo livello di visibilità e crescita turistica. Dalla sua discesa in campo nel mondo politico, anche i successi sportivi del Napoli sono stati, secondo lui, un catalizzatore per il rilancio della città come meta culturale e turistica.
Riferendosi all’attuale sindaco, Gaetano Manfredi, De Magistris si è mostrato critico riguardo alla gestione della città. “Ho consegnato una Ferrari a questo sindaco, e invece lui ha avuto la capacità di togliere l’anima a questa città”, ha affermato, suggerendo che i servizi siano nettamente peggiorati sotto la sua amministrazione. De Magistris ha messo in evidenza come Manfredi avesse a disposizione risorse economiche significative, a differenza della sua squadra, ma non abbia saputo utilizzarle per il meglio.
De Magistris ha denunciato una tendenza alla privatizzazione dei servizi pubblici, inclusa l’acqua, definendo questa situazione un ritorno alla vecchia politica e ai suoi difetti storici. Ha descritto come le opere inaugurate da Manfredi fossero principalmente progettate e finanziate durante il suo mandato, evidenziando il rischio di attribuzione di meriti ingiustificati all’attuale amministrazione. Questo scenario ha sollevato interrogativi sul futuro della politica a Napoli e su quale direzione prenderà la città nei prossimi anni.