Nel corso della trasmissione “Terzo Tempo Calcio Napoli“, Luigi De Magistris, ex sindaco della città partenopea, ha condiviso le sue riflessioni su temi di grande rilevanza, sia sportiva che sociale. L’attenzione è rivolta a eventi che hanno segnato Napoli, tra cui il ricordo di Ciro Esposito, e a questioni fondamentali che riguardano il futuro della città e della squadra di calcio che incarna il suo spirito.
Durante l’intervento, De Magistris ha voluto sottolineare il dolore e l’unità che la città ha provato nel ricordare Ciro Esposito, giovane tifoso ucciso in un episodio di violenza. Ha rimarcato come, prima di avere chiarezza su quanto accaduto, Esposito fosse visto come un presunto colpevole, solo per il fatto di essere napoletano e proveniente da Scampia. Questo richiamo tocca un tema profondo: il pregiudizio e la discriminazione che colpiscono i cittadini di Napoli. “Ascoltare ‘Again’ di Pino Daniele è stato toccante”, ha dichiarato, rievocando un’epoca in cui la musica univa la comunità, e ha menzionato il tridente ideale della sua generazione, composto da Massimo Troisi, Pino Daniele e Diego Armando Maradona.
Il discorso di De Magistris si è poi spostato sul Napoli calcio, la squadra simbolo della città. Ha manifestato la convinzione che la squadra è in fase di crescita, già visibile nei risultati e nel gioco espresso. Tuttavia, ha sottolineato l’urgenza di un miglioramento nella difesa e di un potenziamento nell’attacco. “Senza un salto di qualità in queste aree è difficile vincere”, ha commentato, facendo riferimento alle difficoltà che anche allenatori di talento come Antonio Conte possono affrontare in assenza di giocatori di livello come Lukaku. La sua analisi palpita di una speranza realistica: il Napoli può ambire a posizioni di vertice, ma occorre un impegno concreto per raggiungere traguardi significativi.
De Magistris ha spostato il focus su questioni di giustizia e governance, esprimendo il suo rifiuto verso una gestione della città che non protegge i suoi cittadini. Si è riferito a una sua ordinanza del passato riguardante la bonifica dell’area di Bagnoli, ricordando come fosse un tentativo di far pagare le conseguenze a chi inquina. Tuttavia, ha lamentato che l’attuale amministrazione sembra aver annullato tali progressi, tornando a una logica di impunità rispetto ai danni causati dall’inquinamento. “Chi inquina non paga” è l’amara constatazione di De Magistris, che mette in luce una discontinuità rispetto ai principi di giustizia sostenuti in precedenza.
Infine, un accento sulle prospettive future di Napoli in relazione a Euro 2032. De Magistris ha espresso fiducia nel fatto che la città non perda questa occasione propizia, con la speranza che si possano trovare le giuste sinergie per una riqualificazione efficace dello stadio Maradona. Sottolineando che anche nei momenti più difficili, la città ha sempre saputo unire le forze per realizzare grandi opere, ha evidenziato l’importanza di affrontare le sfide nelle infrastrutture sportive per valorizzare l’immagine della città in un contesto internazionale.