L’Amministratore Delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha recentemente condiviso le iniziative intraprese dalla Lega in un’intervista alla trasmissione “O anche no“, condotta da Paola Severini Melograni su Rai2. Sotto la sua guida, la Lega sta portando avanti progetti che mirano a integrare il calcio con temi sociali e di sensibilizzazione, rendendo consapevole il suo vasto pubblico, composto da milioni di appassionati. Le campagne sociali non solo abbracciano la lotta contro il razzismo, ma si estendono anche a sostegno di attività per i giovani e le persone con disabilità.
L’impatto sociale del calcio in Italia
Un legame profondo con la comunità
Luigi De Siervo ha sottolineato come il calcio rappresenti un fenomeno culturale di grande rilevanza sociale in Italia, con oltre 33 milioni di tifosi. Ha affermato che è fondamentale per la Lega Serie A prestare attenzione ai temi extra campo, dedicando ogni giornata di campionato a questioni sociali significative. Questa focalizzazione non solo mira a garantire maggiore visibilità alle associazioni che operano in questi ambiti, ma cerca anche di coinvolgere attivamente i tifosi e le nuove generazioni, creando una consapevolezza collettiva su problemi sociali urgenti.
La Lega ha avviato campagne consistenti che affrontano problematiche quali l’inclusione, la solidarietà e il rispetto della diversità, cercando di utilizzare la popolarità del calcio come veicolo di messaggi positivi. Un esempio di queste iniziative è il film-documentario “Seydou – Il sogno non ha colore“, che racconta la storia di un giovane calciatore aspirante proveniente da un contesto difficile. Attraverso questo documentario, la Lega desidera ispirare e incoraggiare i giovani, dimostrando che, nonostante le avversità, i sogni possono diventare realtà.
Iniziative contro la discriminazione
Uno degli aspetti principali su cui si concentra De Siervo è la lotta al razzismo nel calcio. La Lega Serie A ha dedicato due giornate specifiche del campionato alla sensibilizzazione e alla promozione dell’inclusione e del rispetto. Quest’anno, la Lega ha lanciato l’iniziativa di fare entrare in campo i bambini con magliette recanti la scritta “Keep Racism Out“. Questa maglietta non solo diventa un simbolo potente contro la discriminazione, ma è anche un modo per educare i più giovani a relazionarsi con i valori di rispetto e uguaglianza.
L’integrazione di questa maglietta nel videogioco EA SPORTS FC ha ulteriormente amplificato il messaggio, coinvolgendo oltre 7 milioni di giovani. Attraverso il videogioco, i ragazzi possono scegliere di indossare questa divisa piuttosto che quelle classiche delle loro squadre, un gesto simbolico che può contribuire a diffondere ulteriormente il tema tra le nuove generazioni, rendendo tangibile l’impegno della Lega Serie A contro il razzismo.
Il coinvolgimento dei club di Serie A
Iniziative locali e globali
Ogni club della Serie A ha una sua forma di coinvolgimento sociale, con iniziative diverse che rispondono alle esigenze dei rispettivi territori. De Siervo ha messo in evidenza come tutti i 20 club abbiano adottato almeno una squadra “Special”, sostenendo il Campionato nazionale per squadre con persone con disabilità cognitive. Questo approccio non solo rende il calcio più inclusivo, ma incoraggia anche la partecipazione attiva di giovani atleti provenienti da contesti differenti.
La Lega Serie A sostiene attivamente queste iniziative, contribuendo a promuovere attività sportive per ragazzi e ragazze con difficoltà cognitive. Attraverso tali misure, si mira a costruire più spazi di inclusione e di partecipazione, offrendo a tutti la possibilità di vivere il calcio come un’opportunità di socializzazione e crescita personale.
Con una struttura di Responsabilità Sociale d’Impresa che si è recentemente potenziata, la Lega Serie A si impegna a continuare a sviluppare e migliorare queste iniziative, rendendo l’impatto sociale del calcio sempre più radicato e visibile nella società italiana. La Lega sta percorrendo un cammino promettente, nel tentativo di trasformare il panorama calcistico in un contesto più inclusivo e rispettoso, dimostrando che lo sport ha il potere di unire e ispirare, ben oltre il campo di gioco.